ANTICHITA'
E MEDIOEVO |
INTRODUZIONE A partire dal Duecento il termine "Piemonte" comincia a essere usato in alcuni testi giuridici e letterari per indicare un territorio dai contorni ancora molto indistinti e mutevoli, ma nei secoli dell'Alto Medioevo non esiste alcuna identità regionale. Diversità di popoli e di culture, frantumazione del potere politico, instabilità di confini solcati da importanti strade di passo: tutto questo fa del Piemonte medievale una terra con caratteristiche particolari, che spiegano anche specifici aspetti del paesaggio artistico che vi si sviluppò. La mancanza di forti e consolidati centri di produzione, insieme alla presenza di gruppi di committenti diversi per fede politica o per cultura, determina una situazione molto disomogenea e differenziata, la cui ricchezza consiste, spesso, proprio nella molteplicità delle suggestioni che vengono di volta in volta accolte e rielaborate. Un proprio aspetto, dunque, è quello che potremmo definire un "policentrismo" dell'arte medievale piemontese. Da un lato questo dipende dal carattere proprio dell'arte romanica, legata a percorsi che non coincidono necessariamente con la mappa della diffusione urbana e che procedono, da un capo all'altro dell'Europa, seguendo lo schema di reti territoriali diffuse in maniera molto capillare. Per altri versi il problema riguarda i cambiamenti avvenuti nella storia del Piemonte dal Medioevo all'età moderna. Città come Ivrea, centrali agli inizi del secolo XI, cedono il passo, nel corso del successivo, a nuove realtà urbane, come Casale e Alessandria; mentre l'entità delle distruzioni, delle ricostruzioni e delle perdite rende spesso difficile misurare il ruolo e l'influenza di grandi centri come Vercelli e Novara, le città dove maggiormente si conservò, nel passaggio dall'età romana al Medioevo, un patrimonio di risorse culturali e produttive legate a due grandi cattedrali oggi scomparse. [..] |
INDICE ENRICA PAGELLA INTRODUZIONE CLAUDIO FRANZONI L'ARTE ROMANA IN PIEMONTE: UNA TRACCIA Luoghi e genti L'interesse per l'antico "Espressionisti" a Susa Artigiani e magistrati Margini e ornamenti Mitologie ENRICA PAGELLA I SECOLI DELL'ALTO MEDIOEVO Testimonianze paleocristiane Le arti nell'età longobarda Sviluppi carolingi ENRICA PAGELLA "AETAS AUREA": LA COMMITTENZA ALL'APRIRSI DEL MILLE Guglielmo da Volpiano Ivrea e il vescovo Warmondo "Magnus Leo, Leo fortis, Leo admirabilis". La Chiesa vercellese all'aprirsi del Mille Vescovi costruttori ENRICA PAGELLA LE VIE DEL ROMANICO L'espansione dell'età costruttiva Le arti preziose La Novalesa Geografia degli insediamenti Alto e Basso Monferrato Due grandi imprese nell'età dei Comuni: Vercelli e Casale ENRICA PAGELLA I CANTIERI DEGLI SCULTORI L'artista Sviluppi lombardi Tra la Lombardia e la Francia. Scultori alla Sacra di San Michele Il chiostro di Sant'Orso ad Aosta Verso il Gotico Bibliografia Indice dei nomi Indice dei luoghi |
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