|
All'ombra della Mole sono fiorite innumerevoli città di legno e stucchi, temporanei ed effimeri allestimenti dal sapore tutto teatrale... costruzioni che oggi pos%siamo solo apprezzare in cartolina, e che di fatto furono abbattute, alla chiusura degli eventi che le avevano originate: le grandi esposizioni internazionali che la Torino a cavallo tra Otto e Novecento era solita ospitare facendosi polo di attrazione per milioni e milioni di visitatori di tutto il mondo. Eventi davvero eccezionali e i cui numeri, fatte le debite proporzioni con le densità abitative dell'epoca, fanno impallidire gli stessi successi turistici delle recenti olimpiadi invernali.
A questa capitale dell'effimero, del fasto che scompare con la stessa velocità con cui prende vita, lo scrittore, esperto di storia cittadina, Pier Luigi Bassignana ha dedicato il volume Torino Effimera. Due secoli di grandi eventi. Uscito per i tipi delle Edizioni del Capricorno, il volume viene dato in questi giorni alle librerie, come documento storico, riccamente e finemente illustrato con oltre 200 immagini a colori e in bianco e nero, ma che non manca d'interessanti aperture verso l'attualità e di quanto mai opportuni spunti di riflessione e di dibattito sul futuro volto e ruolo della metropoli. Quando per esempio affronta l'argomento delle strutture permanenti, erette in occasione di Italia '61. 0 quando accenna alla lezione offerta dalle recenti Olimpiadi, non una vera e propria esposizione d'accordo, ma pur sempre un evento eccezionale che ha posto problemi di accoglienza, di organizzazione e di spazi e-dove, a fronte di impianti sportivi e culturali concepiti per durare, anche all'effimero si è ricorsi a piene mani....
E infine quando punta lo sguardo verso le prospettive aperte dall'ormai prossima esposizione del 2011 e sull'opportunità di optare per una soluzione d'intelligente compromesso, in un sapiente mix di temporaneo
e permanente, come già fatto peraltro in questi mesi.
(Corriere di Chieri, 6 giugno 2006)
________________________________________________________________________________________
È dedicato a Torino il libro più venduto in Fiera. Un volume scritto dall'esperto di storia cittadina Pier Luigi Bassignana dal titolo "Torino Effimera. Due secoli di grandi eventi" uscito da pochi giorni per le Edizioni del Capricorno. Documento storico ricco di immagini sul capoluogo subalpino, il libro ripercorre i grandi eventi espositivi che hanno coinvolto la città: dall'Esposizione generale
del 1884, ai festeggiamenti di Italia, '61 fino alle Olimpiadi Invernali di quest'anno.
A questa capitale dell'effimero, del fasto che scompare con la stessa velocità con cui prende vita, è dedicato quindi il volume che in molti hanno acquistato insieme a un altro grande successo delle Edizioni Capricorno, "Torino - Il grande libro della Città". Altro test seller della Fiera è stato "Sono come un fiume che scorre - Pensieri e riflessioni 1998-2005" di Paolo Coelho edito da Bompiani. Complice la presenza dell'autore alla kermesse torinese, l'ultimo lavoro dello scrittore brasiliano è andato quasi esaurito. Bene anche "Illustrissimi" di Nello Ajello uscito per Laterza: tra sapienza e ironia, le istantanee degli Uo mini e delle donne di cultura che ci hanno insegnato a vivere e di quelli che ci hanno addestrati a sorridere. Infine si registra un record di vendite anche per "Dio ci salvi dagli inglesi...o no!?" del corrispondente Rai Antonio Caprarica, un saggio edito da Sperling & Kupfer - Rai Eri per capire da chi li conosce bene i vizi e le virtù dei sudditi della regina.
(TorinoCronaca, 9 maggio
2006)
|