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È
proprio partendo dall’analisi delle forme naturali che Ian Stewart
inizia il suo Qual è la forma di un fiocco di neve?, in cui cerca
di avvicinare il lettore al pensiero matematico presentando una miriade
di esempi, senza entrare negli aspetti tecnici dei teoremi e dei calcoli.
Il lettore sarà sorpreso di scoprire, attraverso il concetto di simmetria
(importantissimo in matematica),che in natura c’è spesso una
regolarità nascosta anche in quelle forme che sembrano “devastate”
dall’irregolarità.
(Elisabetta Planca, «Airone», maggio 2003)
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Ian Stewart,
professore di matematica dell’Università di Warwick, in Inghilterra,
si è molto divertito a dimostrare come quelle che siamo abituati
a considerare fredde leggi della matematica siano in realtà l’altra
faccia della bellezza del mondo.
(Monica Virgili, «Anna», 27 maggio 2003)
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Dimostrazione
di quanto possano essere complesse le cose più semplici se guardate
in profondità.
(Piero Bianucci, «Tutto Libri - La Stampa», 31 maggio 2003)
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Ian Stewart
descrive (e riccamente illustra) le magnifiche proprietà di oggetti
ed esseri in genere trascurati.
(Corrado Augias, «Il Venerdì di Repubblica», 4 luglio
2003)
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Nuovi
strumenti concettuali – geometria frattale, teoria della complessità,
teoria dei sistemi dinamici –, consentono di studiare la struttura
nascosta di configurazioni naturali ben più elaborate di quella di
un fiocco di neve: spruzzi, arcobaleni, onde e dune di sabbia, piume, conchiglie,
nuvole. Una documentata e accattivante panoramica su questo vasto territorio
di ricerca è offerta da Ian Stewart, matematico della University
of Warwick e divulgatore di consumata abilità.
(Claudio Bartocci, «Alias», 12 luglio 2003)
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Un lungo
excursus nei concetti più entusiasmanti del pensiero matematico di
ogni tempo. Che poi, nonostante ciò, Stewart non abbia bisogno di
usare alcuna formula, e si serva solo di narrazioni, spiegazioni, immagini,
fa capire quanto sia fuorviante l’idea che abbiamo di solito della
matematica, e quanto invece questa abbia a che fare con la “bellezza”.
E, dunque, con i fiocchi di neve.
(«Ventiquattro magazine», 2 agosto 2003)
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Questo
non è solo un viaggio quasi infinito attraverso forme, colori, disegni.
Le immagini di fiocchi di neve, spirali di conchiglie, macchie di leopardo
rappresentano anche una riflessione sulla stupefacente mescolanza di armonia
e fantasia del nostro universo: dal più piccolo granello di sabbia
al pianeta più esteso.
(«Panorama», 13 agosto 2003)
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Questo di Stewart è un magnifico lavoro di divulgazione scientifica,
ricco di stupende immagini. E il piacere della lettura fa dimenticare che
si basa sui risultati di uno dei campi di frontiera della ricerca matematica,
che lo stesso Stewart, con Martin Golubitsky, ha trattato i un libro per
specialisti.
(Umberto Bottazzini, «Il Sole 24 Ore», 31 agosto 2003)
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Stewart,
docente e autore di oltre 60 libri, riesce dove altri hanno fallito: rendere
la matematica, bella, affascinante e “semplice”. Molti si spaventano,
confondendola con l’aritmetica, con calcoli e funzioni. Stewart mostra,
invece, come la matematica, dall’infinitamente piccolo all’immensamente
grande, sia ogni giorno sotto gli occhi di tutti. Magnifico.
(«La macchina del tempo», agosto 2003)
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