Recensioni COSTE DEL MONDO NELLA CARTOGRAFIA EUROPEA |
da
SECOLO XIX BORDESANDO TRA CARTE E MAPPE L'autrice di "Coste del mondo nella cartografia europea" è la poliglotta responsabile della biblioteca dell'Istituto Idrografico della Marina di Genova. Un'opera raffinata che piace all'esperto nell'arte di navigare, allo storico dell'esplorazione e agli appassionati di nautica. Giorgio Cimbrico Accostarsi ad un volume che parla di coste: può apparire un banalissimo gioco di parole e di assonanze. Si trasforma subito in qualcosa di più, in una fascinazione violenta, in un esercizio di riesumazione di quel profondo senso di mistero e di desiderio di svelazione che, chi più fortunato di noi nell'aver a disposizione terre incognite, praticò sul campo o seduto ad uno scrittoio. E il capostipite di questa seconda categoria non può che essere mercatore, autore del primo atlante dell'Europa moderna. In questa galleria non poteva mancare: e infatti non manca. Onore agli iniziatori, ai grandi rivoluzionari. E questo può essere il primo approccio con l'opera di Paola Presciuttini - "Coste nel mondo nella cartografia europea" - che ha visto da poco la luce per i tipi della Priuli & Verlucca: 180 pagine di grande formato in un cofanetto che comprende anche la versione inglese, 200.000 lire. L'eleganza della veste si sposa con l'accuratezza di un'indagine iconografica che ha portato l'autrice (poliglotta responsabile della Biblioteca dell'Istituto Idrografico della Marina di Genova) ad una profonda ricerca nei grandi archivi europei cavalcando l'età (dal 1500 agli esordi del XX secolo) che comprende l'infinita avventura delle esplorazioni geografiche: da Magellano agli esploratori antartici britannici e scandinavi del primo scorcio del Novecento. Sinchè linee d'ombra hanno oscurato la terra, qualche uomo si è impegnato nel dissiparle. Anche per amor del profitto, anche per una affermazione di potenza? Non è un mistero, non è una novità. "La veduta di costa - per citare l'introduzione dell'autrice - è uno strumento nautico perchè aiuta il navigante a stabilire il punto-nave, ma come la carta nautica, è stata in molte occasioni disegnata e utilizzata con obbiettivi militari; è un oggetto d'arte quando per la delicatezza del tratto e l'eloquenza espressiva, sconfinata nel vedutismo; è un documento storico perchè è legata a vicende e protagonisti; ed è naturalmente una testimonianza ambientale e paesaggistica nel suo registrare le modificazioni intervenute nel tempo". Un'opera, come direbbe Braudel, a n dimensioni. Sfogliabile per diletto da un appassionato di arte minore, alla ricerca delle piacevolezze di antichi frontespizi e di quasi mitologiche rappresentazioni di mari popolati di creature mostruose; esaminabile dall'esperto di arte della navigazione e dallo storico delle esplorazioni e, più in generale dell'evo moderno; godibile da tutti. Anche se è il senso della ricerca umana, l'aspirazione alla conoscenza e, al tempo stesso, il mistero assoluto che accompagnava l'ardimentoso a diventare il vero lago in cui specchiare il senso aplorativo del lettore. E nella folla di immancabili citazioni, di ineffabili ricordi, si fa strada la figura del protagonista del conradiano "Cuore di Tenebra", nel suo interminabile scendere la costa africana prima di affrontare il tunnel, oscuro e fluviale, della sua coscienza. La costa misteriosa di un continente, i villaggi miserabili, quella nave che sotto un cielo abbacinante bombarda un grande nulla: quella sottile stiscia di terra come metafora di un desiderio (di conoscenza) di fronte al quale si sovrappongono gli ostacoli della natura, le insidie metereologiche e ambientali, l'ostilità dell'uomo posto di fronte ad un suo sconosciuto simile. [..] |
||
|
©1999-2024 Tutti i diritti riservati Via Brofferio, 80 14100 Asti - Piemonte - ITALY Cell +39 3490876581 Spedizioni corriere espresso in Italia e in tutto il mondo Riceviamo in sede su appuntamento P.IVA 01172300053 - Cod.Fisc. BSSVCN50C23B425R - REA AT-93224 ebussi50@gmail.com |