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Paola Presciuttini
è stata - fino a luglio 2009 - la bibliotecaria dell'Istituto Idrografico della Marina, ossia l'ente
cartografico di Stato, istituito nel 1873 a tutela della navigazione e
della vita umana in mare, di cui, per molti anni, è stata anche l'interprete
ufficiale.
Ha quindi avuto l'occasione di studiare le collezioni di carte nautiche
confluite nella biblioteca dell'Istituto dagli enti cartografici preunitari,
e anche di visitare le analoghe biblioteche specialistiche di svariati
servizi idrografici stranieri. Un po' alla volta ha dunque coltivato il
fascino della carta nautica, così lineare e scarna rispetto alla carta
terrestre, ma densa di informazioni e contenuti.
Oggi esclusivamente finalizzata alla sicurezza della navigazione, è stata
strumento di conquista territoriale e mercantile, e ha rappresentato -
secondo una recente bella definizione - una sorta di linguaggio comune
a naviganti di lingue e civiltà differenti.
E' un documento storico nel suo registrare vicende di ordine politico
e, quando è a grande scala, è anche una testimonianza delle modificazioni
intervenute nel tempo lungo le coste. Oggi prodotta dai Servizi idrografici
di Stato, è per il navigante un accessorio scontato e, come tutti gli
strumenti di uso corrente, sembra non avere storia.
Eppure era in passato espressione di conoscenza e quindi strumento di
potere, ed esprimeva a un tempo il procedere verso gli orizzonti della
scoperta geografica e scientifica, l'immaginario collettivo, leggende,
simbolismi, concezioni teologiche.
"E' quasi una favola raccontata per immagini", dimostrerà il volume dedicato
alle vedute del Mediterraneo, di imminente pubblicazione nella stessa
collana.
L'Autrice, in aggiunta a svariati articoli a sfondo cartografico e nautico,
ha pubblicato nel 1995 "L'Istituto Idrografico in Forte San Giorgio",
che descrive l'evoluzione dell'originario impianto cinquecentesco su cui
venne eretta la fortezza sabauda che ancora oggi ospita l'Ente, andando
quindi a colmare una lacuna nella storia delle fortificazioni genovesi.
E nel 1998, in occasione del 125° anniversario della fondazione dell'Istituto,
ha dato alle stampe il volume intitolato "125 anni al servizio del
Paese", che ne ripercorre la variegata attività multidisciplinare
lungo le coste e sui mari, dal Mediterraneo al Polo Nordo, all'Africa,
all'Egeo fino - oggi - all'Antartide. Ad esso è complementare il catalogo
ragionato della mostra - con oltre 200 tra strumenti e materiali cartacei
- inaugurata alla presenza del Capo dello Stato per celebrare la ricorrenza.
a cura dell'Autore
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