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APPUNTI DI UN VENDITORE DI DONNE
"Solo gli stupidi e gli innocenti non hanno un alibi."

1978.
Mentre l'Italia intera vive i giorni drammatici del sequestro Moro, una Milano stremata dagli scontri politici e sotto la minaccia del banditismo si prepara a diventare la Città da Bere degli anni Ottanta. Per la società ricca, quella che nella bella stagione si trasferisce a Santa Margherita e Paraggi, i divertimenti si fanno sempre più estremi, in un clima da fine impero.
È in questo ambiente, tra ristoranti di lusso, discoteche, bische clandestine e cabaret — dove cresce una nuova generazione di comici — che conduce i propri affari un uomo enigmatico, affascinante, reso cinico da una menomazione inflittagli per uno sgarbo. Tutti lo conoscono con il nome di Bravo. Lavora con le donne. Le vende. La sua esistenza è una lunga notte bianca che trascorre in compagnia di disperati, come l'amico Daytona. L'unico essere umano con cui pare avere un rapporto normale è Lucio, il vicino di casa. Ad accomunarli è la passione per i crittogrammi.
La comparsa improvvisa di una ragazza, Carla, sembra risvegliare dolorosamente in Bravo sensazioni che credeva sopite per sempre. E invece l'inizio di un incubo che lo trasformerà in un uomo braccato dalla polizia, dai Servizi Segreti deviati, dalla criminalità organizzata e dai brigatisti rossi. Per salvarsi potrà contare solo su se stesso. Il mondo reale, cui aveva cercato di sottrarsi sostituendo l'oscurità alla luce del giorno, lo reclama mettendolo faccia a faccia con la violenza del proprio tempo. Qualcosa di talmente grosso da far apparire acqua cristallina i suoi torbidi traffici.
PROLOGO

Io mi chiamo Bravo e non ho il cazzo.
Questa poteva essere la mia presentazione. Il fatto di andare in giro con un soprannome invece che con un nome vero e proprio non significa niente. Ognuno è quello che è, a prescindere dalle scie burocratiche che si tira appresso come le stelle filanti dopo un veglione di Carnevale. La mia vita non sarebbe cambiata di una virgola, qualunque nome avessi avuto da offrire insieme a una mano da stringere. Niente di più e niente di meno. Non una salita o una discesa, non un braccio di mare calmo o agitato dove affannarsi o di cui rimpiangere l'affanno. Non avere un nome era un provvido cono d'ombra in cui celarsi, un volto appena intravisto, una figura appena percepita, il nulla, il nessuno. Dal momento in cui ío ero quello che ero, una simile condizione racchiudeva nello specifico tutto ciò che mi serviva, senza opzioni e senza deroghe.
[..]





Giorgio Faletti

APPUNTI DI UN VENDITORE DI DONNE

editore BALDINI CASTOLDI DALAI
edizione 2010
pagine 400
formato 15x22
cartonato con sovracoperta colori
tempo medio evasione ordine
ESAURITO

20.00 €
20.00 €

ISBN : 978-886073539-3
EAN : 9788860735393

 
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