Le sue mani grondavano note e sangue mentre lo strumento, inesausto, ricamava e tesseva il suo canto filiforme. Una melodia purissima, trasparente come cristallo e radiosa come un'alba di primavera sferzava l'aria immobile e viziata della stanza. Quale contraddizione - pensava - quale eretica e blasfema contraddizione! Disperazione, terrore, violenza, morte: ecco da dove fluiva la crudele bellezza della sua musica... la pozza di fango e miasmi dove si specchiava la sua arte corrotta eppure perfetta.
CAPITOLO I
Saluzzo, venerdì 24 ottobre 1789 Ore 17,10
«Maledizione, alla fine è riuscito a farmela, quel frate dannato!» Francesco Maria Nepote, nobile di antica famiglia e insigne notaio in Saluzzo, era furioso... «Quel piccolo uomo insignificante » - rimuginava fra sé e sé - «con quell'aria dimessa e servile... è più astuto di quanto pensassi, che sia dannato! E io con lui, stupido che non sono altro, a farmi irretire dalla sue chiacchiere da prete... Lo sapevo - dovevo saperlo - che tanto sarebbe arrivato li... soldi, soldi, che altro se non quelli? Oh certo, per la gloria di Dio e per la devozione al Santo, naturalmente... per il prestigio della mia nobile famiglia e per la salvezza della mia anima mortale... La mia anima mortale... ma di che s'impiccia quel ficcanaso? Cosa accidenti gliene importa, a lui, della mia schifosissima anima?»
Più ci pensava e più sentiva una rabbia sorda crescergli dentro, perché alla fine, anche se nulla gli avrebbe fatto più piacere che prenderlo a calci, quel fraticello con la barbetta grigiastra e i denti gialli, si era arreso ai suoi piagnistei e alle sue richieste.
Era appena uscito dal convento di S. Bernardino, dove il rettore - il francescano padre Chiaffredo - aveva tanto insistito per vederlo. I robusti e costosi restauri compiuti nella navata principale appena trent'anni prima, che avevano comportato la sostituzione del cadente soffitto ligneo e la sopraelevazione delle pareti laterali e della facciata, necessitavano già, secondo le lamentose parole del frate, di nuovi interventi. Allora, la generosa devozione di suo padre, Augusto Nepote, 'pace all'anima sua", era stata di grande aiuto e sollievo
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INDICE
Capitolo I
Capitolo II
Capitolo III
Capitolo IV
Capitolo V
Capitolo VI
Capitolo VII
Capitolo VIII
Capitolo IX
Capitolo X
Capitolo XI
Capitolo XII
Capitolo XIII
Capitolo XIV
Capitolo XV
Capitolo XVI
Capitolo XVII
Capitolo XVIII
Capitolo XIX |
Gianluca Soletti
SUONERO' LA TUA MORTE
editore SOLETTI EDITORE
edizione 2013
pagine 222
formato 15x21
brossura
tempo medio evasione ordine 2 giorni
15.00 €
11.20 €
ISBN : 978-88-956283-0-1
EAN : 9788895628301
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