Questo
libro riunisce le testimonianze autobiografiche, raccolte in interviste
registrate, di dodici donne partigiane piemontesi: Nelia Benissone, Lucia
Canova, Albina Caviglione, Anna Inanni, Teresa Cirio, Tersilla Fenoglio,
Lidia Fontana, Rita Martini, Elsa Oliva, Rosanna Rolando, Maria Rovano
e Maria Rustichelli. Chiamate dalla storia a combattere in un mondo in
sfacelo, queste donne si esposero senza esitare a tutti i rischi della
guerra partigiana. Nella massima parte non vollero imbracciare le armi,
questo simbolo di prepotere maschilista, prendendo parte a pieno titolo
alla Resistenza civile. Indipendentemente dai mezzi usati nella lotta,
si distinsero dagli uomini per i modi e la qualità dela loro partecipazione.
I valori e i caratteri del mondo femminile, sviluppatisi durante la millenaria
soggezione e in risposta a questa, diedero anche alla nostra Resistenza
una ricchezza che non avrebbe raggiunto altrimenti. Fra questi caratteri,
come si potrà notare leggendo le vite delle intervistate, risaltano
la spontaneità, il rifiuto del calcolo, il senso di giustizia,
la capacità appassionata di amare e di soffrire, il rispetto della
verità dei fatti e dei sentimenti ("avevamo paura", dichiarano
alcune candidamente), la generosità comunicativa, la modestia,
la pietà. Davvero una resistenza sofferta e taciuta.
PREFAZIONE
Non
è un panorama storiografico grezzo e settario quello su cui va
a collocarsi nel 1976 La Resistenza taciuta. Già dai primi
anni sessanta si è incrinato il corto circuito politica/cultura
che per un quindicennio ha impresso sulla ricerca il segno della contrapposizione
sinistre/forze di centro; si è aperta così la strada, oltre
che per la progressiva legittimazione della Resistenza come matrice dell'identità
nazionale, per un grande sviluppo quantitativo e qualitativo degli studi.
Certo non cadono le opzioni politiche; al contrario, sulla natura e sul
colore della Resistenza l'urto è aspro, basta pensare al tema della
Resistenza tradita. Ma si rafforza anche la discussione sul metodo, sulla
periodizzazione, sulle categorie di lettura. Nelle decine di migliaia
di pagine scritte nei decenni sessanta e settanta c'é, insieme
a molta routine celebrativa, lo sforzo di costruire una nuova
antropologia del resistente.
Il maschile è d'obbligo; a dispetto delle innovazioni, le donne
restano un oggetto storiografico a dir poco secondario.
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INDICE
Prefazione di Anna Bravo
La Resistenza taciuta
Introduzione di Anna Maria Bruzzone e Rachele Farina
Rosanna Rolando
(Alba Rossa)
Nelia Benissone Costa (Vittoria)
Albina Caviglione Lusso (Laura)
Teresa Cirio (Roberto)
Anna Cinanni (Cecilia)
Elsa Oliva (Elsinki)
Tersilla Fenoglio Oppedisano (Trottolina)
Rita Cuniberti Martini (Matilde)
Maria Martini Rustichelli (Iuccia o Sonia)
Lucia Canova (Lucia)
Maria Rovano (Camilla)
Lidia Fontana (Lidia) e Rita Boggio Reinarone
Indice dei nomi
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Anna Maria Bruzzone - Rachele Farina
LA RESISTENZA TACIUTA
editore BOLLATI BORINGHIERI
edizione 2003
pagine 312
formato 15x22
brossura
tempo medio evasione ordine ESAURITO
28.00 €
28.00 €
ISBN : 88-339-1486-0
EAN :
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