PINEROLO CITTA' DELLA CAVALLERIA Il fascino dell'uniforme a cavallo di due secoli VOL. I La Cavalleria, la Belle Epoque, il sogno di un Impero |
PRESENTAZIONE Per ben comprendere una denominazione caratterizzante occorre risalire all'origine della denominazione stessa. È così anche per "Pinerolo, città della cavalleria". Certamente non esisterebbe questo binomio se nel 1849 non fosse stata scelta la nostra città come sede della Scuola di Cavalleria (e fu una scelta che l'amministrazione comunale caldeggiò). Da allora Pinerolo ha saputo e voluto legare il suo nome alla cavalleria e questa, con la sua presenza, ha dato una impronta alla città, ne ha segnato, per molti versi, la cultura e le caratteristiche sociali. Più che logico quindi che, proprio in occasione della ricorrenza anniversaria, si riproponga la storia di questi 150 anni di rapporti e se ne cerchino significato e conseguenze. Mario Gontier, con il suo stile fatto di passione per l'argomento, di nostalgia per un passato con connotati di irrecuperabilità, di partecipazione e di distacco nello stesso senso, con un pizzico di ironia, ma anche con molta serietà, in questo libro ci porta all'interno della lunga storia. Pagine originali e di vari autori che con la cavalleria e Pinerolo si sono incontrati, squarci su particolari momenti e medaglioni di personaggi concorrono a ricostruire un quadro ed un clima. Emerge una Pinerolo che, proprio in relazione alla cavalleria, è punto di riferimento per una attività che certamente ha le sue radici nel mondo militare ma che gradatamente passa al mondo sportivo trovando proprio a Pinerolo un anello di congiunzione nella figura di Federico Caprilli. Nel libro di Gontier Pinerolo vive non solo nelle descrizioni che ne vengono fatte ma soprattutto nelle immagini dell'abbondante e preziosa documentazione fotografica. La vivezza e l'originalità di questa parte dell'opera è un repertorio importante che ci fa rivivere un mondo ritratto in vari momenti; grazie a queste fotografie possiamo cogliere uno spaccato della vita cittadina con riferimenti non solo a quel settore della società che è stato importante per forgiare una certa "pinerolesità", ma anche agli aspetti paesaggistici e persino urbanistici, a quelli della moda, del costume e dell'arredamento. Una lunga storia comporta necessariamente la presenza di pagine alte e di momenti di crisi, di azioni gloriose e di passaggi dolorosi, di continuità e di mutamenti: è per questo che la ricostruzione storica non può mai tramutarsi in ricostruzione trionfalistica. L'atteggiamento più saggio è quello di chi sa radicarsi nel passato e guardare al futuro. E così a me pare importante segnalare che il libro non è solo rivolto al passato. In questa prospettiva mi pare che si possa affermare che Pinerolo non è stata la città della cavalleria; Pinerolo è la città della cavalleria. Tale vuol essere non solo perché conserva un passato che la legittima a caratterizzarsi con questa denominazione, ma perché vuole caratterizzarsi anche oggi con e per questo "marchio". In tale prospettiva si collocano le iniziative per essere la sede della scuola nazionale di equitazione, il prestigio e l'importanza che attribuiamo al "nostro" Museo Nazionale dell'Arma di Cavalleria, l'impegno che viene profuso per organizzare annualmente i concorsi ippici. Se non ci fosse una tale volontà legata al presente e volta al futuro ritengo che le ricostruzioni storiche rischierebbero di fermarsi alla celebrazione di un passato irrecuperabile con la nostalgia che tutto ciò comporta, compreso il ripiegamento. Mi pare invece necessario avere una memoria viva del passato, una memoria che ci stimoli oggi. Mi auguro che anche grazie al 1502 anniversario dell'Arma di Cavalleria ed a libri come questo, la caratterizzazione di "Pinerolo, città della cavalleria" si consolidi. Sarà chiaro a tutti coloro che sfoglieranno queste pagine che non stiamo perseguendo una operazione di facciata, che non stiamo inventandoci un ruolo: la nostra città ha una storia che legittima la denominazione che ha ed il ruolo che vuol avere. Alberto Barbero Sindaco di Pinerolo |
INDICE Presentazione dell'Autore Presentazione del Sindaco di Pinerolo Prefazione di Emilio Grimaldi Preambolo - Il sorriso enigmatico del furiere Clément Panoramica internazionale e divagazioni sul tema Vita di caserma Famiglia e tenerezza In campagna... è un'altra cosa! Sembra la scena di un film... La Grande Guerra L'altra faccia dell'elmo a chiodo Foto famose Ragazzi in uniforme (1914) Il piccolo alpino: Benvenuto Menegon L'Albania è di attualità Ieri e oggi Capitolo 1 - Il cuore al di là dell'ostacolo Vantaggi dell'equitazione Effetti fisiologici dell'equitazione Principi d'equitazione - Maneggio Il generale Filippo Brignone Alpini e Camicie nere il 4 novembre 1937 Beaulieu (Francia) - 30 novembre 1975 30 settembre 1973 Maria di Brabante e Umberto di Savoia sposi Il Principe a Pinerolo Quattro uniformi per il Principe di Piemonte Un cavaliere del cielo, papà di una Regina I Principi di Liegi nel Pinerolese Motivazione della Medaglia d'argento al Valor Militare In occasione del grande raduno del 24 settembre 1922 Un presidente festeggiato Il grande banchetto a Pinerolo Divagazioni di un allievo della Scuola di Cavalleria Umberto Cagni al Polo Nord A San Secondo di Pinerolo Una rara fotografia che ritrae Caprilli in pubblico con l'elmo crestato Un allievo della Scuola ricorda... Sullo sfondo... la Scuola La candida divisa dell'Imperatore a passeggio sotto i Portici Nuovi... Giovanni Agnelli (1866-1945) Foto di gruppo con ufficiale veterinario I cavalieri italiani della Scuola di Pinerolo al Concorso Ippico di Londra (1923) Passeggiata a cavallo Il cavallo Mezzanotte: passeggiata in collina Santa Brigida Dalla Lituania per partecipare ai Corsi di formazione alla Scuola di Pinerolo Scuola guida Il cavaliere lituano e la maestrina di Pinerolo Il cavalleggero poeta La famiglia Ramognini Ramognini: uomo di studio, imprenditore e poeta Ginnastica La salita di San Maurizio La lancia, arma fondamentale per un soldato a cavallo La lancia, arma antica ed essenziale Il romantico ricordo di un'allievo della Scuola Le belle studentesse delle Magistrali di Pinerolo Motociclismo L'ora di tutto e di tutti La data che segnò la fine di un'epoca: quel luglio del 1943... Alla Cavallerizza Caprilli Il vero erede di Caprilli: il colonnello Antonio Soliani Raschini Il matrimonio Parisi/Rollini: un avvenimento che scosse la città Ricordi di una Crocerossina In uniforme per confortare Il ricordo glorioso di un grande reggimento: Savoia Cavalleria La medaglia d'oro allo stendardo La leggenda di Albino L'Alpino e il Cavaliere Una simpatica figura di cavaliere: Giuseppe Silecchia Il Patron" del Concorso Ippico: Angelo Distaso Capitolo 2 - Il sogno di un Impero Alla ricerca di un posto al sole! Clemente Lequio di Assaba Conflitto Italo-Etiopico 1935-1936 Due pinerolesi in Africa Orientale Faccetta Nera Abissinia Cinquant'anni di preparazione all'Impero Ritornano i legionari dall'Africa Orientale Alla vigilia del secondo conflitto mondiale Italo Balbo Giarabub Congedo Bibliografia essenziale |
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