Un ricchissimo volume che racconta, attraverso molte immagini inedite, la vita di uno dei più amati e controversi scrittori italiani.
E' una appassionante cavalcata attraverso le sue amicizie, da Visconti ai grandi pittori del Novecento italiano, i suoi spettacoli teatrali, le sue opere letterarie ed artistiche.

INTRODUZIONE

La cultura italiana avrà un bel da fare, nei prossimi anni e decenni, se vorrà saldare tutti i conti che ha in sospeso con Giovanni Testori, se vorra rimediare a tutti i peccati di superficialità, di incomprensione vera o simulata, di omissione colposa o dolosa che ha commesso nei confronti della sua figura e della sua opera. Questo libro potrà, nel caso, fungere da utilissimo promemoria, mettendo anche i più prevenuti e i più distratti davanti all'evidenza di una storia di scrittore e d'artista che non ha probabilmente l'uguale, qui da noi, per complessità di motivi e per complessiva altezza di risultati, negli ultimi decenni di questo secolo. Ma pensiamo a noi, intanto -a noi, voglio dire, ai quali della grandezza di Testori e della coerenza della sua vita, addirittura abbagliante, addirittura esemplare al di là delle drammatiche contraddizioni di cui si è strenuamente e tormentosamente nutrita, non è mai venuto in mente di dubitare. Ebbene, per noi questo racconto costruito sull'irrecusabilità delle citazioni e sulla semplicità, oserei dire sull'innocenza delle notizie e delle immagini può costituire, forse, un aiuto ancora più prezioso. Con la sua capacità di essere, contemporaneamente, sempre lì e sempre altrove, avvinghiato allo splendore e all'orrore del presente e ostinatamente, dolorosamente in fuga verso un passato (o un futuro) di libertà, Testori è esistito o, meglio, ha lavorato e testimoniato anche per noi molto più a fondo di tanti professionisti dell'impegno e di tanti specialisti della speranza. Rivivere una di seguito all'altra e senza le interferenze, i disturbi, i rumori di fondo della cronaca tutte le emozioni che cia ha dato, è, in un certo senso, come rimetterci alla prova, è una sorta di verifica, di nuovo collaudo delle nostre scelte. Anche noi, in fondo, abbiamo alternato l'amore per il parlottio dei bar di periferia e quello per il latino della controriforma, anche noi abbiamo ammirato Luchino Visconti e abbiamo litigato con lui... E poi un'altra cosa: scoprire, come dalle pagine di questo libro siamo indotti e quasi costretti a fare, il legame atroce e bellissimo fra Testori che abbiamo conosciuto, con il quale abbiamo tante volte ferocemente disputato o condiviso il senso dei nostri giorni comuni, e il Testori segreto degli affetti famigliari, il Testori di Novate, il Testori che nemmeno per un momento, nemmeno nei pochi momenti in cui l'ha lasciata, ha mai lasciato davvero l'internità infinita della sua grande casa paterna e materna, è come se moltiplicasse e al tempo stesso inabissasse la conoscenza di tutto ciò che ha scritto e disegnato e dipinto, depositandone nel nostro cuore, a memoria di noi stessi, una copia autentica e indistruttibile.

di GIOVANNI RABONI