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Antimo
Negri
il grande pensatore italiano del novecento, nato
a Mercato San Severino (Salerno) nel 1923, è deceduto a Roma il
28 aprile 2005. Ha percorso una brillante carriera universitaria che
lo ha condotto all'insegnamento di Storia della filosofia all'Università di
Roma Tor Vergata, pur mantenendosi lontano da impacci di scuola, obbedienze
ideologiche o conformismi dell'epoca: si definiva "accademico di nulla
accademia".
Per cinquant'anni ha svolto un'intensa attività saggistica e pubblicistica,
collaborando alle più importanti riviste di filosofia ("Giornale critico
della filosofia italiana", "Rivista di estetica", "Il giornale di metafisica")
e a quotidiani nazionali ("Il Sole-24 Ore", "il Giornale"), dirigendo riviste
(fra cui "Studi di storia dell'educazione") e intervenendo come conferenziere
in congressi e giornate di studio.
Complesso e ricco il suo percorso filosoficoscientifico. Sulla scia di Giovanni
Gentile, che riteneva il suo vero maestro, Negri ha compiuto una monumentale
opera di ricognizione della filosofia del lavoro e della tecnica, pubblicando
un manuale, ormai classico, in sette volumi, "Filosofia del lavoro: storia antologica" (Marzorati
1981). Restano essenziali le sue ricognizioni storiche e teoretiche dell'idealismo
e del neoidealismo: "La presenza di Hegel: ricerche e meditazioni hegeliane" (1961); "Hegel
nel Novecento" (1987); "Giovanni Gentile", 2 voll., (1975); "L'inquietudine del
divenire. Giovanni Gentile" (1992); "L'estetica di Giovanni Gentile. Esistenza
e inesistenza dell'arte" (1994); "Gentile educatore: scuola di stato e autonomie
scolastiche" (1996).
A Negri si devono la cura e la traduzione di molte opere di pensatori classici:
Hobbes, Kant, Schiller, d'Holbach, Smith, Hegel, Schelling, Nietzsche, Comte,
e la direzione di numerose collane editoriali dedicate alla filosofia fra il
XVIII e il XX secolo.
Le sue ricerche hanno portato alla valorizzazione di alcune correnti "irrazionalistiche" della
filosofia moderna, e in particolare alla riscoperta del pensiero di Julius Evola, "Julius
Evola e la filosofia" (1988). Negri si è occupato anche di questioni di
religione: lo attestano un'altra sua opera, "Con Dio e contro Dio. Novecento
teologico" (Marzorati, 1995), e l'interesse per il pensiero di Giuseppe Capograssi
e del problematicismo pedagogico cattolico.
Tra i suoi allievi si annoverano, fra gli altri, i filosofi Massimo Cacciari
e Giacomo Marramao.
dal sito SPIRALI |