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Giuseppe
Crosa
è nato ad Asti nel 1923; fa quindi parte della stessa generazione a cui
appartenne anche Beppe Fenoglio, del quale fu commilitone prima a Ceva
e poi a Roma sino all'8 settembre 1943.
Laureato in Lettere, venne assegnato agli Istituti Italiani di Cultura
all'Estero, svolgendo il suo incarico prima a Madrid e poi a Buenos Aires,
dove nel 1961 fu nominato professore di Letteratura Italiana all'Università
del Salvador. In seguito è stato direttore dell'Istituto Italiano di Cultura
di Montreal e docente di Letteratura Italiana all'Istituto Rosemberg di
San Gallo in Svizzera. Crosa ha parlato di questa sua esperienza in Europa
ed in America in un libro dal titolo Un addetto culturale all'estero,
edito nel 1978.
Rientrato ad Asti, è stato docente di lettere italiane e latine nonché
preside incaricato al Liceo Scientifico "F.Vercelli". E' stato anche docente
di Letteratura Italiana all'Università della Terza Età di Asti. Dall'inizio
degli anni ottanta Crosa si è dedicato allo studio del dialetto astigiano
e della storia locale; ha pubblicato con Primo Maioglio Parole e detti
del dialetto "astesan" (Ed. Omnia, 1988) ed ha curato nel
1990 la riedizione di Storia di Asti di Ludovico Vergano.
Dopo numerosi articoli apparsi su riviste quali "IL Platano", "Rivista
di Storia Arte Archeologia per le province di Alessandria e Asti", "Studi
piemontesi"; è anche redattore della rubrica "Un nome, una via",
sulle pagine locali del quotidiano La Stampa.
La sua ultima opera è Asti nel Sette-Ottocento (1993),
edita da Gribaudo di Cavallermaggiore e dalla SE.DI.CO. Libraria di Asti.
Dopo una breve malattia, Giuseppe Crosa è mancato nel maggio 2001.
a cura di Aldo Gamba
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