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Roberto
Borri
nasce a Gaglianico
(Biella) il 5 maggio 1954.
Si laurea in giurisprudenza presso l'Università degli Studi di
Pavia, città in cui attualmente risiede esercitando la professione
di notaio.
Da sempre affascinato dalle antiche carte geografiche, sin da giovane
inizia una propria raccolta ed entra in contatto continuo con esperti
e collezionisti di fama internazionale.
Tra tutte, predilige la Carta Generale dell'Italia, di cui possiede una
notevole collezione.
La grande passione e l'opportunità (dovuta alla rete di conoscenze
di altissimo livello che si è creato in oltre 25 anni di appassionate
ricerche) di avere a disposizione materiale di straordinaria importanza,
lo hanno spinto a realizzare il
volume L'Italia nell'antica cartografia (1999) .
Ha inoltre realizzato un curioso volumetto dal titolo "Gaglianico
tra il 16° ed il 18° secolo - Tavole familiari e cartografia",
ed. Gariazzo, Vigliano B.se, 2000, che ricostruisce gli "stati di
famiglia" del mio paese natale al 1600, con l'individuazione di tutti
i gruppi familiari (per alcune generazioni) insediati a Gaglianico alla
fine del 1600, elencando nomi, date di nascita, di morte e professioni
(ove è stato possibile):una ricerca unica nel suo genere.
Questo volumetto segnala inoltre la presenza di detta comunità
nelle antiche carte, dal 1500 al 1700 e si chiude con un racconto che
vede quali protagonisti persone realmente vissute e fatti accaduti a quell'epoca.
Il nuovo volume L'Europa nell'antica cartografia (2001), che
non ha più le caratteristiche del catalogo ragionato, ma consiste
in un racconto, corredato da centinaia di illustrazioni, volto all'esame
della mappa del continente europeo (in toto considerato) dall'antica grecia
(Aristotele, Parmenide, Erodoto), sino al 1800, con attenta indagine sui
contenuti e sulle modificazioni della rappresentazione geografica in età
medievale e rinascimentale (operata sia sulle carte manoscritte che a
stampa).
"Tra i tanti modi di raccontare la storia dell'Europa, di cui
tanto si parla, ho scelto di farlo attraverso le carte geografiche: hanno
un fascino straordinario e sono tutt'altro che documenti inerti. Al contrario
sono vivi, capaci di raccontare i loro segreti, conservati per secoli".
Ha dedicato (e dedica) alla cartografia buona parte del suo tempo, rubandolo
al sonno, a sua moglie Clotilde ed ai suoi figli Costanza ed Alessandro;
nonché al lavoro: e l'attività del notaio è alquanto
impegnativa.
a cura dell'Autore
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