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TORINOSETTE - LA STAMPA
venerdì 9 febbraio 2007
INDAGINE IN UNA SORDIDA STORIA DI DECADENZA
Giovanni Tesio
Il commissario Andrea Martini ne compie diciassette, sfidando il numero che finisce per portargli fortuna perché anche questa volta (la diciassettesima, appunto) l'indagine da lui condotta approda alla soluzione dell'enigma concertato da Gianna Baltaro con la consueta perizia. «L'uomo dal soprabito grigio» è una lettura che incomincia subito forte con la morte dell'investigatore privato Enrico Giusano. E che poi non delude perché di morti ne arrivano altri due, prima una e poi l'altra, ad una calcolata distanza di pagine, giusto per tenere desta l'attenzione del lettore che viene allacciata ad una sordida storia di decadenza e avidità; una di quelle, insomma, che danno ragione al divino Machiavelli (l'uomo toccalo nella roba e vedi un po').
A condurre il filo degli interrogatori e delle udienze, degli abboccamenti e delle confidenze, è il concreto Martini, uomo d'esperienza che si è ritirato in pensione a fare il «gentilhomme campagnard» nella vigna paterna di Diano d'Alba, ma che alla fin fine è pur sempre a Torino, vuoi a risolvere casi intricati, vuoi a spazzolare qualche buon boccone in trattoria o più abitualmente dalla sorella in via Barbaroux.
Siamo nel cosiddetto fascino discreto della Torino Anni 30, tra via San Francesco d'Assisi, via della Misericordia, via Santa Maria, via Pietro Micca, via Garibaldi (con piccola appendice in corso Casale e in Bertolla, e più decisamente eccentrica da Ciriè a Groscavallo e a Pialpetta, in Val di Lanzo, luoghi di villeggiature un tempo assai pregiate). Siamo nell'ambiente che coinvolge due famiglie di buona società, con tutte il corredo di una servitù,
con grembiuli bianchi a «volant» con tanto di crestine in testa, e anche di un po' di gagliofferia locale. Siamo dentro una storia piena di donne e di misteri, di passaggi segreti e di sentieri tortuosi, cui la signora del giallo torinese sa corrispondere con la più chiara trasparenza della scrittura quasi confidenziale. Facile e piana.
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