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IL SOLE 24 ORE domenica 22 giugno 2003
PERCHE' IL SESSO? CHIEDETELO AD ALICE
Un brillante tentativo di spiegare le ragioni del comportamento riproduttivo
attraverso la teoria dell'evoluzione
Armando Massarenti
La regina
Rossa di Matt Ridley, brillante figura di zoologo dedicatosi da più
di un decennio interamente interamente alla divulgazione scientifica, è
un libro denso di storie sul sesso, l'evoluzione, il regno animale e la
natura umana. Ma per capire subito dove si vuole andare a parare bisogna
saltare a pagina 214, dove si descrivono i risultati - descrive Ridley -
di un sorprendente studio condotto nell'Europa occidentale, dal quale risulta
che: le femmine sposate scelgono di avere relazioni sessuali con maschi
dominanti, più vecchi, più attraenti fisicamente, di aspetto
più simmetrico, e sposati; le femmine che hanno compagni subordinati,
più giovani, fisicamentemeno attraenti e di aspetto più irregolare
e sproporzionato hanno maggiori probabilità di avere relazioni extraconiugali;
ricorrere alla chirurgia estetica raddoppia la possibilità di avere
una relazione adulterina; più un maschio è attraente e meno
sarà premuroso come padre; all'incirca un figlio su tre è
frutto di un concepimento adulterino.
Poco importa che la ricerca non riguardasse gli esseri umani, ma le rondini.
Nè è possibile render conto delle singole descrizioni e risultati,
spesso davvero sorprendenti, riportati da Ridley su monogamia e poligamia
di esseri umani e dell'intero mondo animale. Ciò che rende appassionante
questo libro è la tensione che l'autore riesce a creare intorno ad
alcune domande fondamentali, mostrando i pro e i contro delle diverse risposte
avanzate da biologi genetisti.
La domanda decisiva è quella che gli scienzati cominciarono a porsi
solo verso la fine dell'800, quando scoprirono che il sesso non è
l'unico modo che in natura gli individui hanno per riprodursi, e che ne
esistono di migliori: "Animaletti microscopici si dividono in due.
I salici crescono dalle tale. I denti di leone producono semi che in realtà
sono cloni di loro stessi. Un afide verde (pidocchio delle rose) genera,
senza che la femmina venga fecondata, giovani vergini a loro volta già
gravide di altre vergini". Da quel momento il sesso divenne un "problema",
un "lusso inammissibile". E la domanda che si pone Ridley è
perchè esiste, con tutte le sue combinazioni e complicazioni, fatte
di corteggiamenti e di conflitti, visto che ci sarebbero modi più
semplici ed efficaci per trasmettere il proprio patrimonio genetico?
Chiedersi perchè non è del tutto innocente. In genere la scienza
si limita a mostrarci come le cose funzionano, e non è poco. Ridley
però pensa che non sia azzardato chiedersi perchè, soprattutto
quando si ha a che fare con spiegazioni di tipo evoluzionistico. Così
come non è sbagliato ritenere che, ad esempio, la complessita di
un occhio debba spingerci a ritenere che esso sia stato "progettato"
per vedere - ma non tutti gli evoluzionisti sarebbero d'accordo - egli ritiene
che la complessità dell'attrazione e la competitività sessuale
siano state progettate per favorire il commercio di geni.
Si aggiunga che secondo Ridley, la gelosia, la considerazione della bellezza,
l'aggressività maschile, il libero arbitrio, la stessa intelligenza
sono indissolubilmente legate a questa "faccenda sessuale", e
si capirà perchè è ai geni e alla loro storia evolutiva
che dobbiamo guardare per comprendere la stessa "natura umana",
con buona parte della sue caratteristiche psicologiche e culturali.
La risposta di Ridley spiega anche il titolo del volume. In Alice attraverso
lo specchio di Lewis Carroll, il personaggio della Regina Rossa è
un pezzo del gioco degli scacchi che corre sempre senza mai andare da nessuna
parte perchè il paesaggio si muove con lei. Ebbene, "il principio
della Regina Rossa" - così è stato battezzato nel 1973
dal biologo van Valen - ci dice che le cose vanno nello stesso modo nell'evokluzione,
dove "il progresso è sempre effimero, una sorta di fatica di
Sisifo per rimanere, relativamente parlando, nella stessa posizione grazie
a un continuo miglioramento delle cose". Così nel regno del
vivente predatori e prede, parassiti e ospiti, maschi e femmine, sono costantemente
nella situazione della Regina Rossa. A ogni mossa vincente, che permette
di sconfiggere un parassita, o un batterio o un virus, corrisponderà
una contromossa altrettanto efficace, in un gioco che non avrà mai
fine e il cui scopo è lasciare le cose come stavano. E' per garantire
una perenne variabilità genetica, e dunque per reagire efficacemente
agli attacchi di sempre nuovi parassiti e nuove malattie, che la fecondazione
per via sessuale sarebbe dunque preferibile alle altre forme di riproduzione.
Uscito in edizione originale nel 1993 - e ora tradotto in italiano da Instar
libri, che dello stesso autore ha proposto anche il recente Genoma - La
Regina Rossa risente un po' degli anni trascorsi, che hanno visto un continuo
susseguirsi di novità e di scoperte. Resta tuttavia un ottimo esempio
di divulgazione scientifica, e una preziosa ricostruzione delle vicende
della teoria dell'evoluzione degli anni '70 e '80 (spicca in particolare
la figura di William Hamilton). Ridley si affida spesso, nelle sue spiegazioni,
al "gene egoista" di Richard Dawkins, ma è nell' "inseparabilità
tra cooperazione e conflitto" che egli vede una sorta di legge universale.
Essa governa i rapporti sociali ed economici, il matrimonio e il rapporto
tra i sessi, ed è già presente al livello dei geni. "La
causa principale - scrive Ridley - è il sesso": come il matrimonio,
esso è "un'impresa di cooperazione tra due combinazioni contrapposte
di geni, e il nostro corpo è lo scenario di questa scomoda convivenza".
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