In una famosa "Riflessione" sul suo contemporaneo Théodore de Banville, Baudelaire citava con ammirazione un passo in cui il poeta, immaginandosi nei Campi Elisi, dichiarava:
Là (...) mi inebrierò lo sguardo di forme femminili più belle dei corpi...
Nulla parrebbe più appropriato di questi versi, ove si voglia individuare una chiave complessiva di lettura delle figure uscite dalle mani dell'artista: ciascuna recante in sé il proprio segno distintivo, il proprio intento di superare la semplice geometria del corpo a favore di una forma di massima rappresentatività.
Concorrono al risultato le variegate esperienze - disegno e decorazione, storia della moda e scenografia - che l'artista ha maturato nel corso della sua vita professionale. Le loro suggestioni sono palesemente esibite, e nello stesso tempo rese funzionali ad ogni singola opera. Integrazione, cioè, e non gratuita aggiunta o sovrapposizione. Dal gioco dei "tatuaggi" allo sventolio dei panneggi, calmo o dinamico che sia il modellato, si avverte sempre in tutto una sorta di felicità nel creare. E se questo si traduce poi nella felicità del guardare, l'artista non chiede di meglio.
Costanza Maria Tibaldeschi |
Il Salotto degli Autori e degli Artisti
Via Carducci, 72 - Asti
da venerdì 23 maggio
a sabato 14 giugno 2008 |
Antonella Marietta
ZEFIRA E LE ALTRE...
editore SPETTATTORE LIBRI
edizione 2008
pagine 8
formato 20x20
brossura
tempo medio evasione ordine 5 giorni
5.00 €
4.20 €
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