"La pace non può regnare tra gli uomini se prima non regna nel cuore di ciascuno di loro".
Giovanni Paolo II
Questo libro è un omaggio a Karol Wojtyla, un grande Santo che ha guidato la Chiesa nel passaggio tra il secondo e il terzo millennio. Un piccolo omaggio per l'affetto, la predilezione, la santa passione che ha avuto per Torino, per il Piemonte e la Valle d'Aosta. La Regione ecclesiastica piemontese (e la Conferenza episcopale piemontese) comprende le 16 diocesi delle due regioni Piemonte e Valle d'Aosta. In quasi 26 anni di pontificato è stato 9 volte in Piemonte. Nove sono le visite a: Torino I; Varallo e Arona; Aosta e Courmayeur; Torino II, Castelnuovo Don Bosco, Chieri; Oropa e Pollone; Torino III; Ivrea, San Benigno Canavese, Searmagno, Chivasso; Susa e Sacra di San Michele; Asti, Isola d'Asti; Vercelli e Torino IV. Dieci sono i soggiorni estivi a Les Combes di Introd in Valle d'Aosta. Mai, nessuna regione ecclesiastica al mondo - al di fuori di Roma e del Lazio - è stata così seguita e visitata.
Una delle cose che più ha impressionato Wojtyla è la quantità ed è la varietà della santità subalpina: ne trasse motivo per stimolare Torino e il Piemonte a «una radicale conversione a Dio», in nome di suoi grandi santi: Giuseppe Benedetto Cottolengo, Giuseppe Cafasso, Giovanni Bosco, Maria Domenica Mazzarello, Domenico Savio, Leonardo Murialdo. Si è collocato nella scia di questa santità pedemontana, proclamando sei nuovi santi: i martiri Luigi Versiglia (pavese di nascita) e Callisto Caravario, il vescovo Luigi Marello, il cappuccino Ignazio da Santhià, il sacerdote Luigi Orione. E ha proclamato beati ben 20 figli e figlie di questa terra: i parroci don Federico Albert e don Clemente Marchisio, Laura Vicuria (visse tra Cile e Argentina ma è stata beatificata al Colle dei Becchi), il prete-scienziato Francesco Faà di Bruno, il paolino don Timoteo Gíaccardo, don Filippo Rinaldi terzo successore di don Bosco, il giovane Pier Giorgio Frassati, Giuseppe Allamano fondatore dei Missionari e delle Missionarie della Consolata, la fondatrice Anna Maria Rubatto, il vescovo Edoardo Giuseppe Rosaz, la salesiana Maddalena Caterina Morano, la fondatrice Giuseppina Gabriella Bonino, l'eroico cappellano degli Alpini don Secondo Pollo, il parroco Giovanni Maria Boccardo, la fondatrice Teresa Grillo Michel, la giovane Teresa Bracco, il missionario Luigi Variara, i fondatori Marcantonio Durando e Giacomo Alberione, la suora Giulia Nemesia Valle.
Un altro motivo è la Sindone, «la stupefacente testimonianza che ci parla, nel suo silenzio, in maniera meravigliosa», che vide per la prima volta il 1° settembre 1978, un mese e mezzo prima di essere eletto al Soglio; che rivide nel primo viaggio a Torino il 13 aprile 1980; e ancora il 24 maggio 1998 quando tenne il discorso più impegnativo mai fatto sulla Sindone.
I viaggi, i santi e i beati, la Sindone: sono le tre parti nelle quali si articola questo volume che vuole essere un ringraziamento a Papa Wojtyla e un inno di lode e di gratitudine a Dio che ha donato alla Chiesa e al mondo un grande Santo e un grande uomo come Karol Wojtyla.
L'AUTORE |
INDICE
CAPITOLO I
Nella città distrutta dalla guerra
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CAPITOLO II
"Torino, vivi in pace"
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CAPITOLO III
Da San Carlo al tetto d'Europa
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CAPITOLO IV
Nella terra dei Santi e dei vini
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CAPITOLO V
La tecnologia non uccida l'uomo
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CAPITOLO VI
A Vercelli e a Torino nel 1998
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CAPITOLO VII
Cinque star della santità
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CAPITOLO VIII
Beati per tutti i gusti
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CAPITOLO IX
Beati da esportazione
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CAPITOLO X
Wojtyla e la Sindone, rapporto privilegiato
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CAPITOLO XI
Una sola voce: "Santo subito"
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Pier Giuseppe Accornero
PAPA WOJTYLA - UN GRANDE SANTO
editore IL PUNTO - PIEMONTE IN BANCARELLA
edizione 2011
pagine 224
formato 15x21
brossura
tempo medio evasione ordine 2 giorni
5.00 €
5.00 €
ISBN : 978-88-88552-74-3
EAN : 9788888552743
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