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| Oskar Panizza WAGNERIANA |
| "Durante la ripetizione occasionale di queste o quelle centinaia di battute dell'opera wagneriana eseguite al pianoforte o in sale da concerto, si evidenziarono in alcuni uditori presenti espressioni solenni, volti tesi, occhi lucidi, rigidità delle membra. I medici furono presto concordi nel diagnosticare di essere in presenza di una nuova malattia, di un'atrofia costituzionale della percezione uditiva, e ciò causava un'atavica regressione allo stadio animalesco". Il lettore troverà in questi scritti di Oskar Panizza un affresco dell'epoca, delineato a partire dal dibattito culturale tra euforici proseliti e duri critici di Richard Wagner. Sulla scia degli impietosi scritti polemici di Nietzsche, le posizioni degli intellettuali nei confronti di Wagner erano contrastanti, intese per lo più a condannare la sua svolta ideologica e reazionaria. Dal canto suo Panizza, con lo stile arguto e sagace del registro satirico, sembra tenere in considerazione anche le vicende biografiche del compositore, in relazione alla sua espressione artistica. Erano stati proprio gli eventi della vita a condizionare le scelte di Wagner, che tanti effetti sinistri ebbero sul popolo tedesco e sul suo "equilibrio psichico". OSKAR PANIZZA (1853-1921), medico di educazione ugonotta, si dedicò alla psichiatria e poi completamente alla letteratura. Autore di testi satirici importanti, è stato uno degli intellettuali più in vista della Münchner Moderne. Condannato per blasfemia, ebbe una vita turbolenta e finì i suoi giorni interdetto e ricoverato in una casa di cura. |
Indicazioni del curatore Il lettore ha qui raccolti, sotto il titolo generico di Wagneriana, ordinati cronologicamente, i contributi di esclusivo argomento wagneriano pubblicati da Oskar Panizza nell'ultimo decennio dell'Ottocento. Si tratta di interventi di genere diverso, per cui troverà, accanto a testi satirici, recensioni vere e proprie di messinscena di drammi wagneriani scritti a Bayreuth tra la fine di luglio e i primi giorni di agosto del 1891. Un lavoro di impronta diversa è certamente Bayreuth e l'omosessualità, che Panizza pubblicò dopo qualche anno firmandolo con il proprio titolo accademico: "Dr. med. Oskar Panizza". Ciò lascerebbe arguire un taglio totalmente scientifico del contributo, anche se la presenza di quelle che dovremmo chiamare sbavature potrebbe indurci a definirlo pseudoscientifico. Il lettore giudicherà da solo. Chiude il volume un brillante feuilleton da Parigi, pubblicato nei primissimi mesi del 1900; esso graficamente mostra alcune singolarità, come una particolare punteggiatura che alterna a quella tradizionale un uso copioso di punti di sospensione, con valori ortografici e semantici diversi, e della linea con funzione sospensiva. In questo senso abbiamo riprodotto, nei limiti del possibile, la configurazione del testo originale, la cui stampa fu curata dallo stesso autore nella propria casa editrice (Ziircher Diskuqonen), che fu da lui fondata perché quelle ufficiali si rifiutavano di apportare le modificazioni ortografiche da lui volute. Al fine di consentire al lettore un orientamento immediato, abbiamo corredato i testi di brevi note a piè di pagina, che forse a molti potrebbero risultare superflue. Ce ne scusiamo in anticipo. Con l'edizione di questo terzo volume di scritti di Oskar Panizza, sta prendendo definitivamente forma il progetto della casa editrice Spirali di pubblicare le opere di questo interessante intellettuale di fine Ottocento strappandole all'oblio o agli interventi editoriali occasionali. Per questo motivo rivolgiamo un sincero ringraziamento al professor Armando Verdiglione per avere creduto nel progetto e sostenuto l'impresa. Un grato pensiero rivolgiamo infine anche agli amici che hanno prestato i loro sapienti occhi alla rilettura del testo. INDICE Indicazioni del curatore Panizza contra Wagner? di Giovanni Chiarini WAGNERIANA Grandi sospiri da Bayreuth Parsifal Tannhduser Tristano e Isotta a Bayreuth Bayreuth e l'omosessualità Tristano e Isotta a Parigi |
 
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