Ci sono storie che lasciano senza parole, altre che sono talmente. strane da non poter essere inventate: alcune impressionano e raccapricciano... In questo libro hanno una sola cosa in comune: sonò realmente accadute! Massimo Centini, con l'usuale serietà, riscopre un passato di crimini e misfatti che ci racconta applicando le attuali tecniche analitiche alle vicende di allora. Tra i tanti fatti raccolti nel libro, vi è lo strano caso del musicista Rizzio; il prigioniero mascherato; la Jena di San Giorgio; Giovanni Gioli, stupratore e omicida; la tragica storia di Giovanni Gwaglià e molti altri spesso poco noti. Infatti ci sono ancora tante vicende della criminalità del passato adagiate negli archivi della storia e della memoria. Questo libro, un saggio che si legge come un romanzo, ne propone una parte significativa, con un'impostazione narrativa che spesso lascia con il fiato sospeso...
PREMESSA
La criminologia è di moda, ma non è una bella cosa. Purtroppo siamo abituati a "conoscerla" dall'overdose di film, serial e soprattutto dal mare magnum di fatti di cronaca sviscerati nei cosiddetti programmi di approfondimento, e poi nei talk-show
dove si spettacolarizza la tragedia e gli studi televisivi si trasformano in una sorta di tribunale. La realtà è però ben altra cosa: una dimensione fatta di tragedia, orrore, documenti drammatici e sangue.
Malgrado questi risvolti inquietanti e apparentemente scostanti, la criminologia affascina un pubblico sempre più vasto: sono soprattutto i giovani che "da grandi vogliono fare il criminologo" e cercano un indirizzo di studio che li conduca verso quest'ambita professione.
Anni di ricerca in questo settore non sono riusciti a coinvolgermi: appena finisco di lavorare per preparare lezioni, conferenze o dispense, cerco di riempirmi la vita di bellezza con la convinzione che al mondo non c'è solo il male.
In questa occasione ho raccolto una serie di fatti d'altri tempi che hanno come centro di gravità il crimine, ma sono soprattutto occasione per non fissare il focus solo sull'evento in sé, poiché offrono un'opportunità per guardare alla società e alla cultura del periodo da cui i singoli eventi provengono. Si tratta quasi di un approccio che potremmo definire storico, ma quel tanto necessario per non perdere di vista tempi e luoghi, persone e aspetti umani. Quindi non solo fattacci, ma anche vita vissuta e soprattutto memorie di tempi appartenenti un passato lontano, in cui, se pur con volti diversi, il crimine era ben presente in società che, spesso, un po' romanticamente, crediamo fossero migliori della nostra. |
INDICE
Premessa
Omicidio in convento
Lo strano caso di Davide Rizzio, musicista
Rei d'aver propagata la peste, con polveri, o con unguenti...
Il prigioniero mascherato
Tagliagole o Robin Hood
Congiura contro uno statista?
La Jena di San Giorgio
Linguaggio criminale
La coca del Balon e i "barabba" d'altri tempi
La tragica storia di Giovanni Cavaglià detto "Fusil"
Boia faus
Giovanni Gioli, stupratore-omicida
Magnetizzatori in tribunale
Enrico Ballor, il martellatore
Ubriaconi...
Fatti di gente per bene
Lo Smemorato di Collegno dalla foto segnaletica al DNA
Appendice. Il ciclismo nel delitto, di Cesare Lombroso
Bibliografia |
Massimo Centini
IL VOLTO OSCURO DEL PIEMONTE
editore YUME
edizione 2015
pagine 240
formato 15x21
brossura
tempo medio evasione ordine 2 giorni
15.00 €
15.00 €
ISBN : 978-88-98862-25-2
EAN : 9788898862252
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