La monografia fornisce, oltre a una ricostruzione del processo storico che ha portato alla Vivaldi Renaissance, anche un quadro preciso della situazione attuale, non mancando di offrire alcune notizie di prima mano, inedite o comunque assai poco note (è merito particolare quello di avere reso giustizia a Ezra Pound, sedotto dal fascino della musica vivaldiana), secondo l'ottica del giornalista di alto livello che bada ad accendere la curiosità del lettore e a renderlo partecipe di una storica vicenda.
In pratica, mi piace considerare lo scritto di Orlando Perera non solamente come un messaggio lanciato ad un vasto pubblico, ma anche e forse soprattutto come ammonizione, avvertenza e sollecitazione ai responsabili della vita culturale, e non solo musicale, cittadina, perché essi ne colgano nei giusti modi la portata e ne sostengano le sacrosante ragioni.
PRESENTAZIONE
di Alberto Basso
Nei primi anni Sessanta del secolo scorso mi ero impegnato in una capillare esplorazione (ne conservo ancora le carte) dei manoscritti vivaldiani conservati nelle due raccolte Mauro Foà e Renzo Giordano della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, ma avevo poi dovuto rinunciare all'impresa essendo stato cooptato, e per molti anni, in operazioni musicologiche di tutt'altro genere. Di ben maggiore e più qualificata portata sarebbe stata l'opera di studio dei manoscritti, intrapresa in quel tempo, e poi culminata nella stesura del catalogo tematico e sistematico delle composizioni di Antonio Vivaldi condotta dal musicologo danese Peter Ryom, che alle opere del grande Veneziano ha fornito il numero progressivo di catalogazione (RV = Ryom Verzeichnis), con il quale esse sono ora contrassegnate e individuate.
Molti anni più tardi, quando nel 1986 venne fondata l'Associazione Piemontese per la Ricerca delle Fonti Musicali da me presieduta, il primo lavoro nel quale l'Associazione intese impegnarsi fu quello della realizzazione del catalogo di tutte le musiche esistenti nelle due citate raccolte Foà e Giordano. Il lavoro di catalogazione venne svolto da due giovani studiose, Isabella Fragalà Data e Annarita Colturato, mentre all'introduzione storica provvidi io stesso ricostruendo l'avventuroso cammino compiuto non solo dai manoscritti vivaldiani, ma anche dalle opere di altri autori figuranti originariamente in quelle due raccolte provenienti in ultima istanza dalle collezioni del conte genovese Giacomo Durazzo — una delle personalità più rilevanti del mondo musicale settecentesco — e alle quali altre ne sarebbero state aggiunte in progresso di tempo. Il catalogo delle due raccolte (oltre 700 pagine) vide la luce nel 1987 per i tipi della Torre d'Orfeo Effitrice di Roma nell'ambito di una serie di volumi (Cataloghi di Fondi Musicali Italiani), a cura della Società Italiana di Musicologia in collaborazione con il Répertoire International des Sources Musicales.
Già al tempo del mio lavoro di ricostruzione delle due raccolte avevo auspicato in cuor mio che, alla messe di studi specialistici di varia natura già resi pubblici o in via di realizzazione sulla vita e sull'opera del Prete Rosso - una produzione che in progresso di tempo si sarebbe notevolmente incrementata - si affiancasse anche qualche lavoro a carattere propedeutico, informativo e concepito (secondo un costume assai diffuso, ad esempo in Francia e nei Paesi anglosassoni), in maniera tale da fornire a un pubblico più vasto e sostanzialmente digiuno di molti degli elementi caratteristici della personalità vivaldiana, che è una delle più straordinarie della storia della musica, un ritratto essenziale insieme con una guida informativa e formativa di quanto si va realizzando intorno ad essa.
A maggior ragione, l'operazione sarebbe divenuta urgente e necessaria nel momento in cui si avviava l'operazione della Vivaldi Edition, un'impresa da me varata nell'anno 2000 (e ora affidata alle cure di Susan Orlando) per conto dell'Istituto per Beni Musicali in Piemonte (questa la nuova denominazione assunta nel 1992 dall'Associazione Piemontese per la Ricerca delle Fonti Musicali).
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INDICE
Presentazione di Alberto Basso
Premessa Un dirimpettaio di nome Vivaldi
i. Sala manoscritti e rari
ii. Il paradosso
iii. San Giovanni in Bràgora
iv. Annina Girò
v. Premiata ditta Vivaldi
vi. La celebre Pietà
Immagini
vii. Vienna
vili. Il buio
ix. Il conte Durazzo e il marchese Girolamo
Immagini
x. Occimiano e Borgo San Martino
xi. Foà e Giordano: Forza d'Amor Paterno
xii. Ezra Pound: «To dig out Vivaldi»
xiii. La riscoperta da Casella a Fanna
xiv. Barocco Rock
xv. La quinta stagione
xvi. Vivaldi Edition
Appendice Opere di Vivaldi conservate
Indice dei nomi principali
Ringraziamenti
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Orlando Perera
VIVALDI LA QUINTA STAGIONE
editore DANIELA PIAZZA
edizione 2010
pagine 20
formato 16x22
plastificato con alette
tempo medio evasione ordine ESAURITO
20.00 €
20.00 €
ISBN : 978-88-7889-251-4
EAN : 9788878892514
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