Il
racconto di Elisa Leoncini - redatto in collaborazione con i curatori -
riguarda la storia della sua famiglia, una famiglia di contadini cresciuti
all'ombra di un tenace spirito libero dell'800, che li formò alle
virtù dei "giusti": libertà di pensiero, amor di
verità e cultura. Storie che il vivido, a volte ironico, a volte
sferzante racconto di Elisa ha salvato da un mondo che sembra ripudiare
il passato.
Vite spese per ciò che ancora può indurre speranza: la "memoria".
PREFAZIONE
Una piccola signora mia amica
Perchè le persone comuni scrivono o dettano autobiografie o raccontano
di sé in interviste che poi vengono trascritte e pubblicate, come
in questo caso? Le autobiografie degli schiavi fuggitivi erano storie di
liberazione; le autobiografie spirituali della tradizione protestante erano
storie di progresso verso la fede e la verità; quelle delle persone
importanti sono testimonianza di un ruolo socialmente riconosciuto di primattori
nella storia. Le persone non raccontano quasi mai spontaneamente. Vengono
sollecitate a farlo da chi, quasi sempre appartenente a un'altra generazione,
manifesta curiosità, interesse per i contenuti di esperienze lontane
dalle proprie e fiducia nell'importanza della loro trasmissione.
Chi accatta di raccontarsi sa di avere qualcosa da raccontare, anche se,
molto spesso, ha bisogno della sollecitazione a farlo e della rassicurazione
che quel che ha da dire "è importante". Nel rapporto che
chi racconta istituisce con chi vuole sapere è implicito un atto
di affidamento: a lui - o a lei, oppure in questo caso a loro due: Marica
Rescia e Pietro Porta - viene consegnata una parabola di vita in cui è
implicita una lezione morale o politica che si ritiene utile trasmettere,
a chi è disposto ad ascoltare. Al fondo, in chi racconta, è
molto forte la convinzione del valore della memoria e della continuità
tra passato e futuro e tra le generaioni. L'età stessa del narrante
testimonia quasi sempre di questa durata plurigenerazionale. Quando la testimonianza
viene registrata nel corso di anni e infine trascritta e pubblicata con
il reciproco consenso, come in questo caso, l'affidamento poggia anche su
una solida base affettiva: le persone cui si racconta di sé sono
affettivamente ritenute meritevoli di ricevere la storia.
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INDICE
Prefazione di Bruno Cartosio
Il diritto alla biografia
Ringraziamenti
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Corrispondenze con Elisa
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Elisa Leoncini
VITE DI GIUSTI, PER LA MEMORIA SPESE
editore EXCOGITA
edizione 2002
pagine 316
formato 13x20
brossura
tempo medio evasione ordine ESAURITO
14.80 €
14.80 €
ISBN :
EAN :
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