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| LA VITA È WITTORIA |
| Romanzo Dopo tanto narrare di mondo contadino e della sua civiltà, Franco Piccinelli racconta se stesso in questo romanzo coinvolgendoci nella sua lotta per sopravvivere durante quattro mesi di degenza ospedaliera, in balia di uno stafilococco aureo avvinghiatosi alle sue vertebre, voracemente insazio di nutrimento. Una lotta combattuta sul doppio fronte della grave infermità fisica e della prostrazione morale per la morte concomitante della consorte. Nel ginepraio delle allucinazioni conseguenti alla terapia antibiotica d'urto, l'autore ha il conforto di lucidi armistizi con il male e in essi ripercorre le tappe significative del proprio vissuto: dall'infanzia nelle Langhe al matrimonio con Vanna eroina d'un amore roccioso e sublime fino all'attentato brigatistico subito che gli lasciò postumi permanenti. Tra le immagini riaffiorano irripetibili episodi di vita rurale, di riti tramontati, di abitudini e costumi tutta tenerezza nella famiglia e nella scuola d'allora dove la madre fu maestra "con il grambiule di satin nero". Singolare la fusione tra le figure della madre, appunto, e della sposa fino a identificarsi in una doppia simbiosi nel dialogo con un'eternità impossibile. Emozioni forti riproposte con vena collaudata, dolcezza e arguzia a umanizzare un dramma dove non c'è traccia di resa, ma il virile proposito di vivere, cioè di vincere. Questo è il trentaseiesimo titolo di Franco Piccinelli, nato a Neive, il paese che gli custodisce gli affetti nonostante viva a Roma da quarant'anni. Cittadino onorario di quindici Comuni, tra i Premi letterari vinti, due volte il Selezione Bancarella, due volte il Chiavari, poi il Fregene, il Mediterraneo, l'Ischia, il Pavese, l'Antrodoco, l'Artemare di Riposto, il Città di Canelli. È opinionista della "Gazzetta del Sud", ha una rubrica settimanale radiofonica in Rai dove ha condotto popolari programmi, realizzato centinaia di servizi televisivi e diretto la Redazione giornalistica di Torino. |
INDICE CAPITOLO I Gli amori costruiti per l'eternità non sono illusione... CAPITOLO II Ventiquattr'anni sono un'età vittoriosa. Ma... CAPITOLO III L'ambulanza arriva in piena notte davanti casa... CAPITOLO IV Mi si schiuse come rosa in una mattina di maggio... CAPITOLO V Un tipo di antibiotico mi dà allucinazione... CAPITOLO VI È scoccata l'ora del sacrificio al busto, della sua accettazione... CAPITOLO VII Pur previdenti, siamo impreparati al peggio. La sventura giunge improvvisa... CAPITOLO VIII Gli antibiotici che ancora mi vengono somministrati... CAPITOLO IX Non c'è neppure più il dum-dum delle ruote sulle giunture del binario... |
 
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