La finalità di questa seconda opera di Maurizio Braghiroli, che fa seguito al sorprendente successo del volume Cibi Reali, è quella di essere uno strumento di crescita conoscitiva, elemento indispensabile per poter apprezzare tutte le qualità del vino.
Il fattore che contraddistingue coloro che sanno apprezzare il vino da quelli che ne abusano sta proprio nella cultura e nella conoscenza. Il vino è visto non solo come fonte di ispirazione, sapore da gustare, compagno d'avventura, ma anche e soprattutto come prodotto "culturale", frutto dell'interazione tra l'uomo e la natura.
Vengono trattate situazioni particolarmente interessanti, dal rapporto del vino con le varie religioni, all'articolato rapporto con la donna, con la scienza medica, con il sesso, con i giovani.
L'autore, che è scrittore e sommelier, ha messo a disposizione del lettore la propria lunga esperienza per lanciare un messaggio positivo: il bere responsabile, quale elemento di crescita e di formazione, soprattutto per i giovani.
INTRODUZIONE
Quando si dice "fare un brindisi" si indica l'azione di alzare i calici prima di bere, per festeggiare un particolare evento.
Questa tradizione di levare i calici in forma augurale risale alla più antica ritualità religiosa, quando il vino era bevanda riservata al culto divino e faceva parte del rito propiziatorio e del sacrificio espiatorio.
Nell'antichità bere vino era un evento sacrale. Nel mondo arcaico, infatti, esso era considerato uno dei beni più preziosi donato all'uomo dalla divinità. Per i pagani il vino era divinità esso stesso, pertanto bere era penetrare nel sacro. Il simposio (sympòsion dal greco syn + pìnein, "bere insieme") poteva iniziare solo dopo che tutti i presenti avevano bevuto un sorso di vino dalla coppa. Il rito era dettato da regole precise e vi potevano partecipare soltanto coloro che osservavano fino in fondo le usanze simposiali; chi era astemio doveva uscire dalla sala!
La parola "brindisi" compare per la prima volta all'inizio del Cinquecento e trae origine dalla lingua e dalla tradizione germanica, bring dirs's, che letteralmente significa "io porto a te", intendendo portare alla persona il bicchiere e bere alla sua salute. Documenti di allora ci dicono che questa usanza passò dai Lanzichenecchi alle soldatesche spagnole e in breve tempo anche in Francia e via via in tutti i paesi europei.
Ai giorni nostri è abituale l'augurio con i commensali non appena il vino viene versato nei bicchieri, atto che assume l'auspicio di buon appetito. Ma per il galateo italiano il vero brindisi è quello che si svolge a pranzo ultimato, nel momento in cui si sottolinea la solennità del convivio. [..]
|
INDICE
Introduzione
Cultura della conoscenza
Storia della vite
Il pensiero filosofico sul vino
I difficili rapporti vino-donna...
Il vino e la religione
Il mondo si apre al commercio
Panorama mondiale della produzione attuale del vino
Terreni, clima e modalità d'impianto
La vita della vite
La vendemmia
L'uva, caratteristiche e proprietà
Il mosto, ovvero il vino neonato
Maturazione, invecchiamento, imbottigliamento, affinamento
Varie tipologie di vini
I vini speciali nelle tre regioni del Nord-Ovest
Analisi organolettica dei vini e terminologie appropriate
La nascita e il ruolo delle cantine sociali
Il vino oggi
Il vino e la scienza medica
Il vino e il sesso
Il vino nella letteratura moderna e contemporanea
Abbinamenti ideali
Il prezzo del vino
Il packaging
Il vino e i giovani
Riflessioni
Conclusioni e Ringraziamenti
Bibliografia |
Maurizio Braghiroli
IL VINO - FILOSOFIA DEL TERRITORIO
editore HEVER EDIZIONI
edizione 2014
pagine 142
formato 14,5x21
brossura editoriale, con doppia copertina ad aletta ripiegata
tempo medio evasione ordine 2 giorni
12.50 €
12.50 €
ISBN : 8896308-33-2
EAN : 9788896308332
|
|