PREFAZIONE
La nuova opera della Collana "Fonti per la storia dell'Enologia" si apre sul Piemonte di fine Ottocento e inizio Novecento. In quest'epoca la storia viticola ed enologica della regione subalpina ha infatti vissuto fasi fondamentali.
Da ogni pagina emerge un Piemonte vivo, dinamico, impegnato, un Piemonte che studia e sperimenta, a volte deluso e provato, ma sempre "risorgente" e caparbio nel voler raggiungere i suoi obbiettivi. E alla fine lo si vede vincente.
I relatori dei convegni storici organizzati dall'OICCE nel 2002, 2003 e 2004 hanno offerto un'occasione di approfondimento di grande portata. Ecco perché pubblichiamo questi Atti. Sono testimonianze autorevoli e fondate che, risalendo alle fonti originali, propongono una analisi precisa degli elementi che hanno dato vita all'enologia moderna piemontese.
Quello che si forma, intervento dopo intervento, è un quadro preciso del Piemonte vitivinicolo legato agli aspetti storici, politici, economici, scientifici che segnarono il XIX secolo e l'alba del XX secolo.
Gli studi ampelografici, i problemi e le prospettive della viticoltura, le ampelopatie e le successive trasformazioni del vigneto: questi sono punti essenziali che hanno visto studiosi e ricercatori cimentarsi e confrontarsi in scelte cariche di responsabilità per il futuro. Molti di essi facevano parte della Reale Accademia di Agricoltura di Torino. Come testimoniano i lavori pubblicati nei suoi Annali, questa fu un punto di riferimento per lo sviluppo ottocentesco della viticoltura e dell'enologia piemontese.
Insieme alle vicende del vigneto, si possono seguire in quest'opera il miglioramento tecnologico delle cantine, la sperimentazione di nuovi processi di vinificazione, la nascita dei grandi vini rossi piemontesi, l'elaborazione dei primi spumanti, i successi di un vino come il vermouth, divenuto simbolo di un'epoca.
Si anahizza l'operato di celebri protagonisti della politica agraria, a cominciare da re Carlo Alberto e da Camillo Benso, conte di Cavour, Ministro dell'Agricoltura, gestore attento della tenuta di Grinzane. Si ripercorrono i passi compiuti dalla Regia Stazione Enologica di Asti in momenti dove rimaneva tanto da studiare e da cambiare.
Si vedono scorrere i nomi di persone che hanno reso grande la nostra enologia.
Il rispetto verso queste persone e verso questo passato, ci induce, per quanto è nelle nostre possibilità, a renderci garanti di una fedele e corretta memoria storica.
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INDICE
MORENO SOSTER
Presentazione
GIUSI MAINARDI
Prefazione
PARTE I
CARLA MORUZZI BOCCOLI
Camillo Benso conte di Cavour, Ministro dell'Agricoltura
PIERSTEFANO BERTA
Una tenuta nobiliare del 1800:
il podere di Grinzane del conte di Cavour
MARIO CASTIO
La reale Accademia di Agricoliura di Torino e lo sviluppo ottocentesco dell'enologia piemontese
GIULIANA GAY EYNARD
Cavour ministro, Accademia d'Agricoltura
e arrivo di nuove malattie nel vigneto: l'oidio
VITTORINO NOVELLO
Problemi e prospettive della viticoltura
piemontese del XIX secolo
GIUSI MAINARDI
Nascita e sviluppo del vermouth piemontese
PARTE II
CARLA MORUZZI BOCCOLI
Il vino piemontese da Carlo Alberto a Cavour
MARCO BALTIERI
La vita economica nel Piemonte preunitario:
uno sguardo d'insieme
CARLO FERRARO
Tassonomia viticola e richiami enologici
negli scritti di Giorgio Gallesio
GIUSI MAINARDI
Paolo Francesco Stagliene, enologo di Carlo Alberto
MARIO CASTINO
Sullo svinare. La polemica fra P. F. Staglieno e L. Incisa della Rocchetta
GIULIANA GAY EYNARD - ALESSANDRA ARZONE - MAURILIO GOBETTO
Le trasformazioni della viticoltura piemontese causate da parassiti e insetti giuntii dall'America: dopo l'oidio, la fillossera
PIERSTEFANO BERTA
Il vino nel Piemonte di Cavour:
Paolo Francesco Staglieno
e la nascita dell'enologia moderna
PARTE III
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Giusi Mainardi
IL VINO PIEMONTESE NELL'OTTOCENTO
editore DELL'ORSO
edizione 2004
pagine 390
formato 15x21
brossura
tempo medio evasione ordine ESAURITO
25.00 €
25.00 €
ISBN : 88-7694-811-2
EAN : 9788876948114
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