Fra i numerosi alimenti di preparazione amatoriale, il vino è considerato il più facile da ottenere. Attualmente per molti appassionati sembra diventato impossibile perché nelle case odierne ci si muove con difficoltà e non si possono installare attrezzi o recipienti ingombranti.
Scopriamo in questo libro che questo non è più un limite e con le giuste attrezzature si può produrre dai 400 litri della casa di campagna, ai 40-60 litri della casa in città con balcone ed infine i 5-10 litri dell'appartamento con cucina.
L'apparente miracolo è prodotto dalle moderne attrezzature e dalla spiegazione degli autori che grandi professionisti della materia hanno provato per passione personale a sperimentare e proporre tutte le metodiche per produrre qualsiasi tipo di vino in uno spazio per piccoli volumi.

PREFAZIONE

La consuetudine di produrre il vino nella cantina di casa, in campagna e in città, era comune e normale fino a circa 50 anni fa, cioè fino agli anni '50 del secolo scorso. Tutti erano o credevano di essere capaci di produrre vino. A quei tempi non sarebbe venuto in mente a nessuno di scrivere un manuale o un libretto con l'intento di insegnare a fare una cosa che tutti già sapevano fare, e neppure di dare soltanto qualche suggerimento e consiglio. Attualmente non c'è più nessuno che faccia ancora il vino nella cantina di città e anche nelle campagne la tradizione è stata abbandonata. Gli stessi coltivatori diretti in genere preferiscono comprere il vino dalle grnadi cantine alle quali hanno conferito l'uva.
E tuttavia è rimasta viva la convinzione che fare il vino sia una cosa semplicissima, e tutti credono di esserne capaci. E' vero per questo settore ciò che si dice della Nazionale di calcio, cioè che in Italia ci sono 50 milioni di commissari tecnici capaci di vincere i campionati del mondo: allo stesso modo, in Italia ci sono 50 milioni di persone che sanno tutto su come fare il vino. Fra questi c'è perfino un noto critico televisivo, grande bevitore ma non per questo grande enologo.
Data la premessa, è evidente che ancora oggi scrivere un manuale sulla vinifcazione amatoriale significa esporsi alle critiche feroci di milioni di esperti. Non abbiamo valutato la situazione e abbiamo deciso ugualmente di andare incontro al massacro, sfidando anche l'opinione di vari colleghi (presunti scienziati) secondo i quali la compilazione di un'opera destinata a un pubblico privo di specifiche basi scientifiche (i presunti esperti) sarebbe stato un lavoro facile ma inutile e privo di valore.
Ora che il lavoro è terminato non sappiamo se sarà di qulache utilità e potrà stimolare la fantasia e l'inventiva dei lettori, di sicuro sappiamo che non è stato facile. Al contrario, avendo preventivamente deciso di usare un linguaggio semplice e di evitare di rifugiarci dietro parole difficili, abbiamo avuto molti momenti di imbarazzo. C'è un dato che desideriamo precisare ai nostri lettori: tutti i tipi di vinificazione, gli attrezzi, i metodi e quant'altro viene esaminato in questa sede è stato applicato e ripetutamente provato da noi: tutto ciò che qui descritto è fattibile.

Vincenzo Tini, Carlo Zambonelli