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| VINCENT VAN GOGH |
| La vita e l'opera di Vincent Van Gogh sono talmente intrecciate che è quasi impossibile osservare i suoi quadri senza leggervi la storia della sua vita: una vita raccontata tanto spesso da essersi trasformata in leggenda. Van Gogh è l'incarnazione della sofferenza, il martire incompreso dell'arte moderna, l'emblema dell'artista come outsider. Vincent VAN GOGH (1853-1890) Vincent van Gogh nacque nel 1853 a Groot-Zundert e morì suicida a Auvers-sur Oise nel 1890. Nel 1881 dopo una grave crisi di depressione, di cui soffrì per tutta la vita, Vincent venne introdotto alla pittura dall'amico Israel e dal cugino Mauve. Nel 1883 agli esordi del suo cupo periodo realistico, Van Gogh produsse dei dipinti vigorosi, duri, desolati, come i Mangiatori di patate e Le scarpe. Dopo l'incontro con la pittura di Rubens nel novembre del 1885 Van Gogh mutò il proprio punto di vista estetico. Scoprì i colori brillanti, così caratteristici del suo lavoro successivo. A Parigi incontrò Pissarro, Degas, Gauguin, Seurat e Toulouse-Lautrec, ma fu anche influenzato dalle stampe del giapponese Hiroshige. Con la conoscenza della tecnica impressionistica, la sua tavolozza divenne sempre più vibrante. Nel 1888 lasciò Parigi per la Provenza. Produsse oltre 200 opere in soli quindici mesi in un periodo di incredibile creatività. In seguito al deterioramento della sua salute mentale, Vincent dovette essere ricoverato nell'ospedale psichiatrico di Saint-Rémy. Dimesso nel 1890, si trasferì a Auvers-sur-Oise dove si tolse la vita nel campo di grano che tanto spesso aveva dipinto. |
SOMMARIO «Come in uno specchio, in maniera confusa...» Olanda, Inghilterra e Belgio: 1853-1886 «In nessun luogo mi sento tanto estraneo quanto nella mia famiglia e nel mio paese» Parigi: 1886-1888 «Una fucina di idee» Arles: 1888-1889 «Una casa d'artista» Arles: 1889 «Ero uno sciocco e ogni cosa che facevo era sbagliata» Saint-Rémy: 1889-1890 «A che scopo guarire?» Auvers-sur-Oise: 1890 «Ma non c'è niente di triste in questa morte...» Note Indice delle opere riprodotte |
 
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