Dopo il successo del suo primo libro sulle Vie Ferrate e alla luce di ciò che
è cambiato negli anni, l'autore ha ritenuto doveroso pubblicare questo nuovo volume in cui ha inserito 53 nuovi percorsi, ne ha aggiornati alcuni e aggiunto arrampicate Via Corda, molto praticate sulle Alpi francesi.
Il volume si apre con un'ampia introduzione sulle attrezzature e i rischi che si corrono praticando questo sport estremo, seguono i 145 itinerari nelle regioni del Piemonte, Liguria, Valle d'Aosta e in Francia, per i quali sono specificati i livelli di difficoltà, il dislivello, il periodo migliore per arrampicare e un'indicazione del tempo necessario.
STORIA BREVISSIMA DELLE VIE FERRATE
Ma cos'è una via ferrata? Tra le possibili definizioni scegliamo la seguente:"Un itinerario sportivo tracciato su una parete rocciosa, attrezzata con elementi specifici (gradini, maniglie, cavo, scale, code di maiale ecc.) destinati a facilitare la progressione ed a massimizzare la sicurezza di chi la pratica" (AFIT/SEATM, 1998).
Dopo di che dobbiamo dire che ormai, e specialmente in Francia, la tendenza è sempre più quella di costruire itinerari sportivi e ludici che diano sensazioni, anche forti, a chi percorre le vie ferrate di ultima generazione, inserendo, sempre di più, tratti e attrezzature "esotiche" tipo passerelle, semi tronchi, ponti tibetani, ponti delle scimmie, teleferiche e la ricerca di percorsi in strapiombo, con scale vertiginose, reti ecc. al puro e dichiarato scopo di far montare l'adrenalina, battere il cuore, spremere i polmoni e produrre endorfine.
Da quando esistono le vie ferrate e perché sono state create? Da molto tempo gli uomini hanno cercato di rendere più agevole l'accesso ad un colle, una cima, un rifugio. Così avvenne, per esempio, nel 1492 (l'anno della scoperta dell'America) quando il re di Francia Carlo VIII ordinò al capitano de Ville di andare a vedere cosa c'era in cima al Monte Aiguille (Delfinato). Il capitano fu costretto a portarsi scale, corde, pioli di legno e metallo per arrivare in cima. Poi altra tappa nella storia delle ferrate fu l'equipaggiamento della via normale del Hoher Dachstein, Austria, nel 1843. Seguì nel 1869 l'attrezzatura con 400 m. di cavo della cresta che collegava le due cime del Grossglockner (3.796 m.). Negli anni 1880 sul versante Est della Brenta le guide attrezzarono alcuni tratti per facilitare il passaggio dei loro clienti. Nel 1903 venne costruita la prima vera via ferrata da parte del Club Alpino Austro Tedesco (D.Oe.A.V.) sulla cresta
Ovest (3.343 m.) della Marmolada (allora era il confine tra Austria e Italia). Ancora la via ferrata delle Meisule costruita nel 1912 al Pizzo Selva. Poi arriva la prima guerra mondiale con le sue aspre battaglie sull'arco alpino orientale. Nasce l'esigenza di avere posti di vedetta (anche per il tiro delle artiglierie) e di guardia su molte vette difficilmente raggiungibili e di permettere il collegamento tra le stesse al riparo dai tiri nemici. Dopo la guerra nasce, nel 1936, nel gruppo del Brenta la Via delle Bocchette. Dopo la tragica pausa della seconda guerra mondiale si ricomincia a costruire vie ferrate in Italia a fini alpinistici e turistici. Negli anni '60 e '70 ci fu quasi una corsa alla costruzione e le vie ferrate divennero di moda suscitando polemiche di retroguardia culturale da parte dei vecchi circoli dirigenti del C.A.I. In Francia la prima via ferrata è del 1988 (Freissinieres): nel 2010 ci sono circa 160 ferrate dalle Alpi ai Pirenei, Ardenne e Corsica. A fine 2010 sono oltre 700 le vie ferrate in Europa (Italia, Austria, Germania, Svizzera, Slovenia, Francia, Spagna ed Andorra). Si trovano tutti i tipi di vie ferrata: da quelle "storiche" a quelle all'italiana (poco ferro e tanta roccia) a quelle alla francese (molto ludiche, accanto alle città, tanto ferro), gratuite e a pagamento, in riva al lago (Garda) e in riva al mare (Peille), a bassa ed alta quota. Ce n'è ormai per tutti i gusti.
Concludendo: le vie ferrate sono oggi un'attività turistico/sportiva che si offre a tutta la famiglia. Più ludica della semplice escursione, la via ferrata offre delle grandi sensazioni di vuoto: l'itinerario serpeggia in genere su cenge, sentieri aerei, muri e placche esposte: è attrezzata con cavi, scale, gradini, mancorrenti, passerelle e altri equipaggiamenti che permettono al ferratista (pessimo neologismo, ma non ho trovato di meglio) di compiere le sue evoluzioni su delle falesie e pareti altrimenti impraticabili, in piena sicurezza se si adottano tutte le necessarie precauzioni.
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INDICE
ITALIA - Piemonte
ITALIA - Valle d'Aosta
ITALIA - Liguria
FRANCIA - Alpes Maritimes
FRANCIA - Alpes
de Provence/ Drome
FRANCIA - Hautes Alpes de Provence
FRANCIA - Hautes Alpes
FRANCIA - Isére
FRANCIA - Savoie
FRANCIA - Haute Savoie
FRANCIA - Ain
FRANCIA - Doubs
FRANCIA - Jura
FRANCIA - Via Corda/Via Cordata
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Dario Gardiol
VIE FERRATE - ALPI ITALO-FRANCESI
editore GRAPHOT
edizione 2011
pagine 224
formato 14,5x21
brossura
tempo medio evasione ordine ESAURITO
16.00 €
16.00 €
ISBN : 978-88-97122-12-8
EAN : 9788897122128
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