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| VIAGGIO DI SOLA ANDATA Villastellone 1915-1918 |
| La ricerca del passato che ci ha preceduti, la storia che ha forgiato, gli eventi che sono stati vissuti da altri e che inevitabili, con le loro scelte hanno portato al presente, si perdono purtroppo nella nostra cultura multimediale ed interattiva per la vastità degli argomenti. Paradossalmente proprio lo sviluppo economico e culturale ci portano lontano dal passato, quasi a volerlo dimenticare, nel tentativo di convincerci che ciò che esiste è solo il presente. L'autore Il volume, opera di un Villastellonese, rappresenta un excursus degli avvenimenti che hanno visto protagonisti i soldati villastellonesi nella Grande Guerra. Monte Nero, Isonzo, Altipiani, Ortigara, Carso, Col di Lana, Cadore, Bainsizza, Piave, Grappa: tutte le principali battaglie combattute dal Regio Esercito hanno visto coinvolti molti giovani di Villastellone, tanti dei quali non sono più tornati al loro paese. Rifacendosi al materiale iconografico disponibile, l'autore ha contattato e coinvolto non solo i famigliari dei Caduti, ma anche coloro che avevano memoria di episodi narrati dai reduci. Grazie alla loro collaborazione ha ricostruito, per quanto possibile, le vicende che hanno portato alla fine di ognuno di essi, contestualizzandole nell'ambito della Grande Storia. Poiché la lingua propria del Piemonte è il piemontese - che negli anni della Grande Guerra era parlato in modo esclusivo - si sono riportate alcuni passi del testo in lingua madre. La Prima Guerra Mondiale o Grande Guerra (1914-1918), si può defi-nire un fenomeno storico senza precedenti in quanto ha segnato profon-damente la realtà italiana ed europea del Novecento. Nata da contrasti imperialisti tra gli Stati e voluta da una minoranza, fu "subita" dalla collettività che si trovò coinvolta suo malgrado. Essa vide combattere, su vari fronti, moltitudini di poveri soldati spes-so incapaci di capire il perché di quella guerra che li strappava alle loro case, ai loro affetti, alla vita stessa... Durante le pause tra un combattimento e l'altro i soldati venivano uti-lizzati per lavori di fatica. A colpi di piccone e di pala scavavano trincee, camminamenti e caverne, costruivano baracche per alloggiare uomini, animali e materiale. Al fronte tuttavia, malgrado i disagi e le sofferenze indicibili, essi trova-vano la forza di intonare canti e di scrivere lettere ai loro cari lontani. Ebbene, sono trascorsi 90 anni da quel lontano 4 novembre 1918, fine della Prima Guerra Mondiale, guerra in cui morirono quasi 10 milioni di soldati. Di essi ben 650.000 italiani, oltre sertori ed abbandonati al loro desti Governo. Il pensiero non va solo al ricordo vita nella Grande Guerra e a quelli cl. spirito, ma anche a tutti coloro che vittime. Di quel triste e lontano peri, ormai poche e sfuocate testimonianz del Municipio e le foto sbiadite nel , "ragazzi" di quelle foto sono entrati a far parte della Storia. [..] |
SOMMARIO Non sei che una croce (R. Perseni - poesia) La nascita del conflitto Giornate malinconiche (Vttorio Locchi - poesia) I Villastellonesi caduti nella Grande Guerra San Martino del Carso (Giuseppe Ungaretti - poesia) La firma dell'armistizio: i soldati continuano a morire I grandi invalidi I decorati al Valor Militare I reduci Attestati e riconoscimenti La fede: gli ex-voto L'Opera Nazionale Combattenti: le cascine La canzone del Piave (E. A. Mario - testo originale) Allegati La Gran Madre (Nino Costa - poesia) |
 
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