Romanzo di vita vissuta, visionario, drammatico. L' autore non ci propone un'icona dell'emigrazione che per decenni ha portato i giovani dal Sud al Nord ma un ritorno dal Nord al Sud alla ricerca di un'origine perduta nel momento in cui si è partiti. E anche, con spietato cinismo, l'immagine di ciò che un italiano non dovrebbe mai essere: straniero nella sua terra.
« ... Sfreccia la Calabria dalla speculazione edilizia, dei pionieri costruttori napoletani romani e nordici. Villaggi labirinti a poche decine di metri dal mare. Cantieri di lavoro a Praia a Scalea a Diamante a Cirella strutture stonacate scheletri di sabbia rosi dal vento.
Un giorno Nettuno si vendicherà, quanto è vero dio, e sarà benedetto ma voi imperterriti chiederete lo stato di calamità naturale e fotterete ancora soldi pubblici. Se non altro, vi mangerà la memoria... »
Viaggio-odissea di chi, in questo stivale, periodicamente torna al paese. Viaggio- calvario, metafora di ricerca delle proprie origini. Viaggio-percorso mentale di confronto con altri mondi. Viaggio-circolo vizioso, che inizia dove finisce. Stato ostile, che fa di tutto per cancellare le tue origini, treno ostile, che invece di riportarti a casa ti rammenta che la tua casa è ormai il mondo, con le sue bellezze e le sue brutture. Viaggio con il proprio privato, l'iniziazione con una ragazza anche lei emigrata , viaggio pubblico, con le rivolte dei viaggiatori e il rifiuto del masochismo meridionale.
PROLOGO
Il tuo ritorno, ciuccio fottuto, non fu come quello dell'Odissea che aveva un tocco dell'avventura così bello che riusciva a entusiasmare pure centinaia di contadini e tamarri ignoranti e analfabeti.
Il tuo ritorno non fu come quello di Ulisse , amaro a te, che per vent 'anni non aveva pensato che al ritorno, ma quando fu di nuovo a casa capì, con meraviglia, che la sua vita e la sua testa non si trovavano nel cunno di Penelope ma fuori da Itaca , nel viaggio in sé, in quei vent 'anni di peripezie che gli avevano fatto vivere avventure strabilianti e amori intensi.
Il tuo ritorno, minchionazzo che non sei altro, non fu come quello di Juan Preciado, che compie un viaggio all ' indietro per conoscere suo padre e alla fine scopre un mondo di morti dove pure lui stesso odora di terra.
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INDICE
UN VIAGGIO LUNGO
35 ANNI ii MESI 29 GIORNI
Prologo
0.
1. Torino Porta Nuova
2. Asti
3. Alessandria
4. Genova Porta Principe
5. La Spezia Centrale
6. Massa Marittima
7. Tarquinia
8. Roma Ostiense
9. Napoli Centrale
10. Lamezia Terme Centrale
11. Lido di Araky-Sagaris
12. Sideris
Epilogo
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Giuseppe Fiorenza
UN VIAGGIO LUNGO 35 ANNI 11 MESI 29 GIORNI
editore ANGOLO MANZONI
edizione 2010
pagine 286
formato 15x21
plastificato con alette
tempo medio evasione ordine 2 giorni
15.00 €
9.90 €
ISBN : 978-88-6204-063-1
EAN : 9788862040631
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