 |
 |
 |
|||
 |
|||||
|
||||||||||||
| LA VIA DELLA MONTAGNA un cammino possibile |
| Tutte le manifestazioni della natura sono fonte di insegnamento; quindi sono molte le vie che l'uomo può percorrere per conoscere se stesso: una di queste è la via della montagna, forse la più ardua. La montagna come mezzo per cercarsi o per sfuggirsi: la montagna come maestra di vita. Ande peruviane e patagoniche, Himalaya, Karakorum, Montagne Rocciose, Alpi e non solo. Attraverso il mondo fantastico e severo dei monti - tra ghiacciai e picchi altissimi scintillanti nei giorni di sole, cupi quando scure nubi li avvolgono - l'autrice racconta un viaggio dell'anima, le tappe di un vissuto che hanno contribuito, nella gioia e nel dolore, a renderla una persona più completa, più vera. Un percorso umano che si incrocia con quello di antiche popolazioni, con le loro leggende e i loro miti; ma anche con la simbologia e i riferimenti che la montagna ha avuto nelle diverse tradizioni religiose. Era una domenica mattina di alcuni anni fa, tornavo a casa in macchina e a un certo punto accesi la radio. Una voce di uomo, non più giovane, stava dicendo più o meno queste parole: «...la prima lacerazione dell'uomo è verso se stesso perché non sa chi è, la seconda è verso gli altri esseri viventi perché sono percepiti come entità separate da sé, la terza è verso Dio, troppo lontano dall'umana natura. Può allora l'uomo guarire dalla triplice ferita? Solo accettando ciò che appare inaccettabile, vale a dire accettare se stesso». La frase mi colpì e per non dimenticarla l'annotai su un foglietto. Poi entrai nella vallata: la radio cominciò a gracchiare e fui costretta a spegnerla. Accettare ciò che appare inaccettabile: accettare se stessi come parte del Tutto. Ma le incrostazioni dell'ego separano l'uomo dal Cielo, da quella scintilla divina che dimora in ognuno di noi. La natura invece è totalmente permeabile e disponibile al progetto divino che è quello di rendersi manifesto, e l'uomo - si dice - dovrebbe guardare alle sue molteplici vie, giacché egli stesso è natura e le vie umane derivano tutte da vie naturali e ognuna di queste secondo la propria specificità. L'albero, per esempio, cresce verso l'alto: alcuni con fusto dritto, altri si curvano al vento, altri ancora rimangono aggrappati al suolo eppure anche questi vivono e si sviluppano. Altre vie sono invece simili all'acqua: alcune hanno una sorgente profonda e poi sgorgano in superficie, altre restano nascoste per un lungo tratto e poi affiorano e si rendono visibili. Un'altra via di realizzazione è come il fuoco: la sua luce è così viva che incute timore e può essere visibile anche da lontano e poi consumarsi velocemente come una cometa nel cielo. Altre vie sono come le montagne: lentissime nella loro formazione, sembrano inamovibili, dure, faticose, talvolta pericolose. Ma ci sono anche dolci colline che esprimono percorsi più lievi. E dunque le montagne, in questa loro esistenza da lunghissima data, sono forse l'elemento della natura che più esprime la presenza continua, inalterabile della divinità. [..] |
SOMMARIO Introduzione Il richiamo del grande monte In cammino verso la montagna Accettazione di un percorso Andare verso la montagna con animo aperto Di fronte alla montagna Montagna forza che unisce Ai confini tra due realtà Passaggio in prospettiva La triplice natura della terra indiana Guardare le giulie con gli occhi del cuore. Entrare in altre dimensioni di sé Ritorno al monte |
 
|
|
| ©1999-2024 Tutti i diritti riservati Via Brofferio, 80 14100 Asti - Piemonte - ITALY Cell +39 3490876581 Spedizioni corriere espresso in Italia e in tutto il mondo Riceviamo in sede su appuntamento P.IVA 01172300053 - Cod.Fisc. BSSVCN50C23B425R - REA AT-93224  ebussi50@gmail.com |