Vestivamo alla poveraccia è un libro-intervista, una fedele trascrizione di alcune conversazioni che Alessandro Dutto tenne con Maria Tarditi nel 2009, nella casa di Píevetta. Ne viene fuori la Tarditi più vera, sincera, uguale a quel che leggiamo nei suoi romanzi, nelle sue storie.
Una scrittrice che fu maestra, come disse Gianni Martini, suo scopritore, e che rimane, anche oggi alle soglie degli ottantacinque anni, una grande donna dei nostri tempi, un esempio morale, oltreché una straordinaria narratrice.
A San Martino non ci sono nata. Avevamo i poderi. Nessuno ci è nato là. La terra era al Bricco di San Martino. C'era la vigna, un ciabot. E in mezzo ci coltivavamo la meliga, il grano, tra i filari larghi. E nei campi più ampi un anno mettevamo la meliga un anno il grano. Terrazzato, ci stavano due vitelli. E facevamo un po' di vino. Vigne ben tenute, i miei le tenevano bene. Il vino lo regalavamo, e poi lo beveva mio padre. E noi piccoline dopo la poppata ci davano il bavaglino inzuppato di dolcetto.
Cinque conversazioni
Nell'estate del 2009, mentre Maria Tarditi stava ultimando la stesura de La maestra cattiva, siamo andati cinque volte a casa sua in quel di Pievetta a farci raccontare ancora più approfonditamente la sua vita, i suoi ricordi, i suoi pensieri. Questo libro costituisce la quasi fedele trascrizione delle interviste. "Quasi", perché le chiacchierate vennero spesso interrotte da visite e telefonate dei suoi lettori. Fu infatti un'estate particolare: era appena uscito il film-documentario La coda è la più lunga da spellare dell'Allemand, e la fama stava crescendo a dismisura. La Tarditi riceveva senza sosta i suoi fans che si intrattenevano per ore a chiacchierare con lei, sempre pronta con un caffè da offrire, da condividere. Il pellegrinaggio fu così assiduo in quei mesi da tardare l'ultimazione del suo romanzo, previsto a settembre, pubblicato invece a novembre 2009.
Quel che ne viene fuori è la Tarditi più vera, sincera, uguale a quanto leggiamo nei suoi romanzi, nelle sue storie. Una scrittrice che fu maestra, come disse Gianni Martini che la scoprì, e che rimane, anche oggi alle soglie degli ottantacinque anni, una grande donna dei nostri tempi, un esempio morale, oltreché una straordinaria narratrice.
Alessandro Dutto |
INDICE
Cinque conversazioni
La famiglia
A PIANBOSCO MARCIAVANO A SBERLE
Il fascismo, la guerra
VOLEVO VEDERE IL DUCE
La filanda
A UNDICI ANNI ERO GIA FILERA
Pensieri in libertà
NON ERO INTELLIGENTE, AVEVO UNA GRAN MEMORIA
La scuola, la scrittura
A MOMBARCARO
NON HO CONOSCIUTO I GENITORI
Appendice
HANNO DETTO SU MARIA TARDITI
Carlo Petrini
Ettore Boffano
Mario Baudino
Dario Cresto-Dina
Manuel Gandin |
Maria Tarditi
VESTIVAMO ALLA POVERACCIA
editore ARABA FENICE
edizione 2013
pagine 144
formato 14x21
brossura con alette
tempo medio evasione ordine ESAURITO
12.00 €
12.00 €
ISBN :
EAN : 9788866171454
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