Era stato all'epoca del suo primo arresto. Una serata in discoteca finita come sempre in sbronza. La ragazza che ce l'aveva portato prima di andarsene lo aveva indicato al buttafuori, sperava di fargli dare un paio di ceffoni di ringraziamento per la bella serata. Due ore dopo il buttafuori si era presentato all'ospedale con la febbre alta e il segno di un morso su un braccio. Piangeva disperato convinto di avere preso chissà quale malattia. Continuava a urlare che il morso lo aveva avvelenato; e da allora "Veleno "fu.
L'unica cosa che Veleno proprio non vuole è che la prossima ragazza morta sia la sua. Un noir che non lascia speranze.
In un romanzo si consumano due perversioni: quella del lettore, disposto a sospendere la propria incredulità e a vedere solo con gli occhi della mente, e quella dello scrittore, che finge di non sapere tutto della vicenda che sta narrando, fino a quando, per concludere le proprie fatiche, non concede al lettore l'illusione consolatoria di uno scioglimento in cui tutto ha una spiegazione, felice o infelice che sia.
Ma è così che ci capita nella vita? Il delitto non sempre viene punito e ogni giorno ci capitano fatti di cui non siamo mai pienamente consapevoli; le conseguenze stesse delle nostre azioni restano spesso inconoscibili. Siamo stati tutti, prima o poi, sfiorati da un'ombra di paura, da una minaccia che non aveva un volto o una spiegazione plausibile.
Ha senso allora chiedere alla letteratura di sedare le mie ansie di lettore? Mi pare che un romanzo moderno non abbia bisogno di questo per giustificare la propria esistenza.
Quindi, le domande che mi sono fatto quando ho cominciato a scrivere questo romanzo sono state: "Posso invitare il lettore a fare un pezzo di strada insieme grazie alle vicende dei protagonisti, raccontandogli ciò che questi riescono a percepire nei limiti della loro esperienza individuale? Posso fare a meno di consolarlo con delle spiegazioni finali? Posso chiedergli di prestare ai protagonisti il suo insopprimibile istinto di conservazione per restare vivo al loro fianco una settimana, un giorno, un'ora, un minuto in più?"
Sia chiaro, non è che mentre scrivevo ho pensato tutto il tempo a dare una risposta a queste domande: anzi, me ne sono bella-mente fregato. Ho badato solo a stare il più vicino possibile ai protagonisti, e a sopravvivere correndo più velocemente di quelli che ci volevano ammazzare.
Fino ad ora ci sono riuscito.
Mauro Gasparini |
INDICE
1. Le parole sono puttane
2. Mario Padova
3. Pensieri
4. Attriti
5. 112
6. Dolo (VE)
7. Saltafossi
8. Tetris
9. Stop 'n Go
10. Meno uno
11. Il nero dentro al buio
12. Fine della vacanza
13. Cittadella
14. La torre nord
15. Sogni e incubi
16. Terzo grado
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Mauro Gasparini
VELENO
editore SCRITTURAPURA
edizione 2010
pagine 118
formato 15x21
brossura
tempo medio evasione ordine 2 giorni
12.00 €
8.40 €
ISBN : 978-88-89022-36-8
EAN : 9788889022368
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