IL
VOLUME PIÙ BELLO E ORIGINALE DEDICATO ALLA VALLE D'AOSTA, IN UN'EDIZIONE
DI GRANDE PREGIO AD UN PREZZO VANTAGGIOSISSIMO
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Non
è facile definire la Valle d’Aosta: è una valle, un
insieme di valli e valloncelli, la regione ai piedi delle montagne più
alte d’Europa, un crocevia commerciale e turistico, una civiltà,
un modo di essere o, ancora, una entità a sé stante.
È un angolo di terra, un gioiello incastonato nelle montagne dove
i fondovalle formano delle piccole pianure, è una superficie di
3262 kmq, 74 comuni, mille villaggi, cento castelli, 400 laghi, un fiume,
la Dora Baltea, con venticinque torrenti tributari, 200 ghiacciai, 113.000
abitanti, 14 valli laterali, a loro volta interrotte da valli secondarie.
È un mondo chiuso dalle più alte cime che ha tuttavia due
passaggi alpini famosi sin dall’antichità; di conseguenza
è anche una regione di transito, è un paese di frontiera
ornato di ghiacci eterni, così come da foreste, da rocce, da castagneti
e da vigne; è un quadrilatero quasi regolare attraversato dalla
curva sinuosa della Dora che ne percorre il corridoio centrale e ha la
forma di uncino disposto orizzontalmente. Il fertile corridoio ha un clima
dolce e vi si stendono i borghi di fondovalle e la capitale, il capoluogo
della regione: Aosta.
La Valle d’Aosta è oggi la più piccola regione italiana,
ma, a ritroso nel tempo, fu uno degli Stati di Savoia, un paese in tramontano,
un microcosmo politico, una dipendenza carolingia, un paese burgundo e
lombardo e, prima ancora, una provincia romana e un piccolo mondo celtico.
[..]
Come possiamo conoscere questa regione? Esiste più di un modo per
avvicinarvisi e percorrerla. Per esempio alla fine del secolo scorso,
con la ferrovia giunta ad Aosta nel 1886, si poteva vedere la Valle d’Aosta
costeggiando spesso la Dora, si ammiravano abissi profondi, villaggi irraggiungibili,
file di bianche case, stazioni tutte uguali, fabbriche divenute oggi tristi
e abbandonate, foreste, prati, filari di vigne su terrazze scoscese.
Possiamo anche seguire classicamente la strada statale, percorrere le
valli laterali, lasciare di tanto in tanto il traffico per una pausa a
piedi, fermarci per visitare un monumento, un museo, ammirare un paesaggio,
seguire un sentiero per godere di un qualche panorama, fare tappa in un
borgo e, con l’aiuto di una guida, cercare le vecchie iscrizioni,
le porte in noce scolpito, gli affreschi stinti, le fontane dissetanti.
Oppure possiamo servirci della rapida autostrada che offre il vantaggio
di seguire una freccia sinuosa disegnata a tavolino, che scavalca tutti
gli ostacoli naturali. Dall’autostrada, checché se ne dica,
possiamo usufruire di alcuni panorami straordinari; [..]
Ma non dimentichiamo, ci sono altri modi per avvicinarci alla valle e
conoscerla da un altro punto di vista, sotto un aspetto più raro:
quello di percorrerla a piedi, per esempio, seguendo i sentieri delle
alte vie, che sono spesso antichi percorsi di cui si servivano gli uomini
un tempo, per passare da una valle all’altra o per salire agli alpeggi.
[..]
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Attilio Boccazzi-Varotto - Teresa Charles
VALLE D'AOSTA 360? sp
editore PRIULI & VERLUCCA
edizione 2004
pagine 156
formato 34,5x31
cartonato con sovracoperta plastificata a colori, con fotografie che si aprono a 2, 4, 6 ante (fino a 2 metri di lunghezza)
tempo medio evasione ordine ESAURITO
39.90 €
39.90 €
ISBN : 88-8068-232-6
EAN : 9788880682325
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