«Grande
maraviglia è che in questa valle sij tanta abbondanza di qualsivoglia
sorte di robba per il vivere, poiché sa bene è longa come
s'è detto, è però assai stretta et per tutto sassosa,
cinta da una parte et l'altra d'altissime rupi che mettono horrore a risguardarle»
Vigilio
Vescovi, 1638
«Il segreto del camminare in montagna, si sa, è mantenere un
passo lento e regolare: si arriverà dappertutto, basta non rompere
l'andatura.
Il valdostano ha applicato questa tecnica alla sua visione del mondo: "Si
è sempre fatto così, perché si dovrebbe cambiare adesso?".
Per fare accettare al valdostano una novità, quindi, basta convincerlo
che si tratta in realtà di un'antica tradizione».
IL POSTO PIÙ BELLO DEL MONDO
Sulla targa di marmo di una strada di Roma, nel quartiere Nomentano, si
leggeva fino a poco tempo fa questa singolare descrizione geografica:
VIA VAL D'AOSTA
VALLE ALPINA DEL PIEMONTE
Le persone più aggiornate sanno invece che la Valle d'Aosta, lungi
dall'essere parte del Piemonte, è una Regione autonoma dove, in virtù
dello Statuto Speciale, si parla francese e di conseguenza si paga molto
meno la benzina. Cose che in Piemonte non avvengono quasi mai.
Nessun indigeno, poi, chiama la Valle d'Aosta Val d'Aosta: quel
nome ricorda troppo la regione Piemonte e Val d'Aosta, che da cinquant'anni
non esiste più. Allo stesso modo, nessun abitante si riferisce alla
sua terra chiamandola la Valée. Si trova questa espressione
solamente nel nome Casino de la Valée e nella testata di un settimanale
locale. Il valdostano non è disposto a spendere meno di cinque sillabe
per nominare la sua terra: così gli sembra un po' più grande.
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INDICE
Il posto più bello del mondo
Centoventimila Valdostani
Le ossessioni
Il carattere
La società
Mamma Regione
Un popolo di artisti
Il tempo libero
Il peso della storia
Gli autori |
Vincenzo Cal? - Giulio Cappa
VALDOSTANI -
editore SONDA
edizione 1998
pagine 96
formato 10,5x19,5
brossura
tempo medio evasione ordine a richiesta
6.50 €
6.50 €
ISBN : 88-7106-221-3
EAN :
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