Questa
raccolta di versi scaturisce dalla grande passione dell'autore per la poesia,
la lingua dialettale, la propria terra e le sue tradizioni.
Giuseppe Ratti non è un uomo che fa del componimento il suo mestiere,
è bensì, un artista che convive quotidianamente con il duro
impegno del lavorare la terra, cogliendo e trasformando i suoi prodotti.
E' soprattutto, però, un animo, un uomo che scorge, nella quotidianità
del lavoro e della vita, i mille aspetti dell'esistenza umana.
Nelle sue opere non c'è nulla di trascendentale, di appariscente,
di volutamente frivolo, ci sono, piuttosto, semplici testimonianze di una
realtà vicina, con la quale tutti noi ci confrontiamo giornalmente
senza, però spesso, coglierne l'essenza.
Le sue vicende sono quelle di tutti, ma il merito di Giuseppe Ratti è
quello di metterne sempre in luce aspetti poco considerati, e, di far emergere
di queste storie immagini care a chi vuol smarrire, per sempre, il rapporto
con le tradizioni delle proprie origini.
I suoi personaggi, poi, non sono eroi nella concezione dei mass-media, ma
lo sono per come affrontano gli ostacoli della vita, con il sorriso sulle
labbra e con la fiducia nei propri vavori, nel prossimo e in Dio.
MARTINO MAURIZIO |
PRESENTAZIONE
Caro Ratti,
quando ti chiedi "In campagné sensa avej stidiò,
/ che ben u peur purté a l'umanitò?" ti fai
senza dubbio una domanda affascinante. Ma quando ti rispondi "Dè
el so sidur diretament al consumatur!", credimi, non posso essere
d'accordo. O meglio, dici soltanto un pezzettino della verità.
Produrre buoni alimenti per i bimbi che crescono, per gli adulti che devono
mandare avanti il mondo, per gli anziani che hanno faticato una vita per
le loro famiglie, è certamente cosa importante che può rendere
orgoglioso ogni coltivatore, è certo cosa che lo rende preziosamente
utile a tutti.
Ma non basta, non finisce qui.
C'è un'umanità grande, speciale, unica che pervade quelli
che non hanno paura di sporcarsi mettendo le mani nella terra, quelli
che sanno cos'è l'odore della terra arata, quelli che si fermano
a sentire le bestie starnazzare sull'aia davanti a casa.
Questa gente non sempre ha studiato, ma ha capito che i figli dovevano
studiare per uscire dalla cascina e anche per rimanerci.
Studiare per sapere; studiare per non farsi fregare da quelli che parlano
bene e lavorano sporco. Studiare per non stare indietro e scoprire che
i propri figli possono stare davanti a tanti altri perchè non sono
pigri, perchè hanno imparato che che nulla a noi arriva se non
lo vogliamo conquistare e se non lo sappiamo raccogliere, con merito e
sudore.
E allora, un mondo contadino che ha saputo dare ai propri figli un futuro
è un mondo che ha una marcia in più
E tu hai il giusto di raccontarlo questo mondo, questa Città, questa
gente.
Ti piace raccontarlo perchè è la tua gente; lo sai raccontare
perchè quella gente, quei gesti, quelle situazioni le conosci,
le hai viste e vissute cento volte.
Ma questo non basterebbe se tu non avessi la voglia di guerdare dentro
gli uomini, di ascoltarli, di vivere con loro.
Questo fa la differenza; questo ti consente di dire la tua senza aver
studiato troppo.
Questo consente a tutti noi, figli di questa terra, di non essere servi,
ma protagonisti della vita che Dio ci ha regalato.
Il tuo sindaco
FLAVIO PESCE |
Giuseppe Ratti
VAGABONDA D'NA PUES?A!?
editore FABIANO
edizione 2000
pagine 224
formato 15x21
telato con sovracoperta colori
tempo medio evasione ordine ESAURITO
13.00 €
13.00 €
ISBN : 88-87333-29-7
EAN :
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