motore di ricerca
Diventa Fan su Facebook
cataloghi novità - Piemonte - Monferrato - Asticataloghi editorischede autorinotizie2022 Promozioni
Alcune proposte
UTRECHT 1713
I TRATTATI CHE APRIRONO LE PORTE DELL'ITALIA AI SAVOIA
studi per il terzo centenario
Dal Piemonte all'Italia

I Trattati di Utrecht del 1713 modificarono irreversibilmente gli equilibri geopolitici europei. Per gli Stati dei Savoia gli accordi siglati nella città olandese furono il punto di partenza dell'espansione in Italia, anche se la strada da percorrere restava tortuosa, ricca di imprevisti e di ostacoli.
Gli esiti di Utrecht, rendendo sempre più realistiche le aspirazioni "italiane", da tempo vagheggiate, diedero un senso ai sofferti arretramenti precedentemente decisi sul fronte oltralpino e dimostrarono la lungimiranza - costante caratteristica della dinastia sabauda - delle scelte fatte.
Congiuntamente ad altri accrescimenti territoriali, Vittorio Amedeo ottenne la corona del Regno di Sicilia. Già da tempo era riconosciuto al capo di Casa Savoia nelle corti europee e, in primis, dal Pontefice e dall'Imperatore (fatto di portata non solo formale ma sostanziale) il titolo di Re; tuttavia la base territoriale siciliana dava ad esso solida concretezza politica e apriva nuovi promettenti scenari e prospettive. Lo scambio, imposto dopo pochi anni, tra la Sicilia (dove subito il nuovo Sovrano aveva avviato una grandiosa opera riformatrice, destinata a lasciare un'impronta durevole) e la Sardegna non compromise le prospettive di sviluppo. Certo la Sicilia era più ricca, vasta e popolosa della Sardegna; questa era però abitata da una popolazione forte e bellicosa che ben presto si legò ai Savoia, pronta a sostenerli e difenderli strenuamente al pari dei piemontesi, valdostani, savoiardi e nizzardi.

GUSTAVO MOLA DI NOMAGLIO
Utrecht 1713: quarantacinque studi attorno ai Trattati che aprirono le porte d'Italia ai Savoia

I Trattati di Utrecht del 1713 significarono per gli Stati sabaudi, in generale, un significativo rafforzamento e, in particolare, un consolidamento sul versante italiano, vale a dire sullo scacchiere geopolitico a cui i Savoia avevano rivolto il proprio sguardo sin dal XVI secolo e sul quale erano ormai comunemente riconosciuti, pur tra invidie, antagonismi e resistenze, come la potenza primaria. Superfluo dire che tale consolidamento già era presagio, anche se molto restava da fare, conquistare, stabilizzare, di un ruolo egemone da tempo vagheggiato dalla dinastia, non senza concreti presupposti.
Nonostante l'esito dei Trattati abbia costituito uno dei momenti chiave della storia dei Savoia e del Piemonte, il loro ricordo non è stato oggetto di celebrazioni corrispondenti all'importanza, in occasione delle usuali scansioni temporali, care al mondo occidentale. Il primo centenario, mentre in Piemonte dominava un usurpatore, si è probabilmente consumato in sordina, presso una corte in esilio nella quale si coltivavano progetti di riconquista e rivincita più che il culto del passato. Il secondo centenario è stato oggetto di commemorazioni, talora intense, come documenta Fabrizio Antonielli d'Oulx nella sezione conclusiva del volume, ma non strillate, o addirittura sotto tono, anche per le considerazioni espresse, nella stessa sezione, da Pierangelo Gentile. Certo per i Savoia stessi ricordare l'ottenimento del titolo regio settecentesco non costituiva motivo di particolare interesse. Stirpe regia essi erano già "da sempre" considerati, a prescindere dai differenti schemi genealogici; sovrani di vasti territori lo erano sin dal loro, pur remoto, apparire sull'orizzonte della storia; le loro alleanze matrimoniali con gli Imperatori d'Occidente e d'Oriente o con le famiglie reali d'Europa non si contavano. Quanto al titolo regio, era stato universalmente riconosciuto già nel Seicento, con riferimento a Cipro e Gerusalemme. Anche se quei regni erano "virtuali", fondati su titoli di pretensione, gli effetti del riconoscimento da parte del Papato e dell'Impero furono non solo formali [..]
SOMMARIO

INTRODUZIONI
GIANCARLO MELANO, Perché celebrare la guerra e la pace)
GUSTAVO MOLA DI NOMAGLIO, Utrecht 1713: quarantacinque studi attorno ai Trattati che aprirono le porte d'Italia ai Savoia
DAMIANO LOMBARDO, Il Lions Club Torino Pietro Micca, l'assedio di Torino del 1706, la pace di Utrecht

CRESCE IL DOMINIO. SI RAFFORZA IL RUOLO DEI SAVOIA TRA LE GRANDI POTENZE
CARLO NALDI, Utrecht Te Deum and Jubilate
ENRICO GENTA TERNAVASIO, Elementi del diritto pubblico europeo (jus inter principes) nel XVIII secolo
GIUSEPPE BALBIANO D'ARAMENGO, Utrecht 1713: si conclude una guerra mondiale
ANTONIO CRAVIOGLIO, L'organizzazione territoriale dello Stato sabaudo ai tempi di Vittorio Amedeo II
GUSTAVO MOLA DI NOMAGLIO, La prima battaglia del Re di Sicilia. Vittorio Amedeo II contro la povertà

EUGENIO. SULLA SCENA E DIETRO LE QUINTE DI OGNI TRIONFO
GIANCARLO MELANO, Il giovane Principe Eugenio di Savoia tra Parigi, Vienna e Torino, visto dai contemporanei
PIETRO TERZOLO, Le battaglie del Principe Eugenio nei dipinti di Jan van Huchtenburgh. Descrizione sintetizzata
CORNELIA DIEKAMP, Nel segno della pace di Utrecht e Rastadt. Il palazzo del Belvedere a Vienna

SGUARDI SULLA MACCHINA BELLICA SABAUDA NEGLI ANNI DI VITTORIO AMEDEO II TRA LA GUERRA DI SUCCESSIONE DI SPAGNA, UTRECHT E OLTRE
PAOLO BOSOTTI, Tradizioni e riforme: la componente militare sabauda al tempo dei Trattati di Utrecht
ENRICO RICCHIARDI, Da milizia scelta a reggimenti provinciali: il potenziamento dell'esercito sabaudo dopo l'acquisizione della Sicilia (1713-1737)

TEMPO BREVE ED ONDA LUNGA DEL REGNO DI SICILIA
ALBERTO LUPANO, Tra Legazia apostolica di Sicilia, Santa Sede e diocesi subalpine: questioni giurisdi-
zionalistiche per Re Vittorio Amedeo II
ALBERICO LO FASO DI SERRADIFALCO, Vittorio Amedeo II: un anno di regno in Sicilia
MARIA TERESA REINERI, Anna d'Orléans e la Sicilia: le impressioni della Regina sul nuovo possedimento desunte dalla corrispondenza privata con i figli e il confessore
MARIA LUISA MONCASSOLI TIBONE, Regno di Sicilia, 1713-1714. Juvarra e Vittorio Amedeo II: un
incontro profetico
GIUSI AUDIBERTI, "Wunderkammer siciliana": i doni inviati dalla Regina Anna d'Orléans dalla Sicilia in Piemonte ai figli Vittorio Amedeo e Carlo Emanuele (ottobre 1713 - agosto 1714)

TORINO AL TEMPO DELLA GUERRA DI SUCCESSIONE DI SPAGNA E DEI TRATTATI
GIOVANNI MARIA FERRARIS, Torino: Città capitale di un Regno sognato
FULVIO PEIRONE, Gli influssi di Utrecht su Torino: frammenti di storia nel racconto degli Ordinati municipali
ELENA GIANASSO, Torino: Città capitale e territorio. La Corona di delitie nel 1713
PIERGIUSEPPE MENIETTI, Avvenimenti e personaggi nella Torino di tre secoli fa
CASIMIRO DEBIAGGI, Prima e dopo Utrecht. I Valsesiani di Torino attraverso i secoli

UN'ALLEANZA LUNGIMIRANTE
ANDREA PENNINI, All'origine di un'antica amicizia. Le relazioni anglo-sabaude tra XVII e XVIII secolo
ANDREW MARTIN GARVEY, Al di là della pace e della diplomazia: il Trattato di Utrecht per la Gran Bretagna

[..]




Gustavo Mola di Nomaglio - Giancarlo Melano

UTRECHT 1713

editore CENTRO STUDI PIEMONTESI
edizione 2014
pagine 750
formato 21x21
plastificato con alette
tempo medio evasione ordine
2 giorni

45.00 €
40.50 €

ISBN : 978-88-8262-215-2
EAN : 9788882622152

 
©1999-2024 Tutti i diritti riservati
Via Brofferio, 80 14100 Asti - Piemonte - ITALY
Cell +39 3490876581
Spedizioni corriere espresso in Italia e in tutto il mondo
Riceviamo in sede su appuntamento
P.IVA 01172300053 - Cod.Fisc. BSSVCN50C23B425R - REA AT-93224
ebussi50@gmail.com