Mantenendo
fede all'impostazione che ricorda la tavola sinottica, usata in "Anno per
anno", si percorre questa seconda metà di secolo con cinquanta capitoli
caratterizzati da una notevole varietà di contenuti: dalle condizioni socio-economiche
del Piemonte alle vicende artistico-culturali, dagli aspetti religiosi a
quelli sportivi. Terminata la seconda guerra mondiale con il suo strascico
di abitazioni e di opere d'arte distrutte o lesionate, di servizi polverizzati,
di fabbriche cancellate, di povertà generale, la parola d'ordine è 'ricostruire'
ed i Piemontesi sono all'opera, decisi e tenaci come sempre. Conforta in
questa impressione il ricordo di una frase del corrispondente del Times
Peter Nichols: "Per me è incredibile scoprire ogni giorno quanti eroi della
vita, del pensiero, del sudore si possono ritrovare su questo piccolissimo
angolo dei mondo, concentrati in uno spazio tanto esiguo".
Nel corso delle ricerche non è stato neppure pensabile illudersi di registrare
tutto, di citare tutti. L'interesse si è quindi spostato qua e là, nel tentativo
di fissare per il ricordo quante più opere e uomini meritevoli era possibile
rilevare. Ne sono scaturite circa 3000 notizie e 56 approfondimenti. |
PREMESSA
In oltre quattro anni di lavoro è nato un volume un po' inconsueto sia
nell'aspetto sia nel contenuto. Consentitemi quindi una breve spiegazione.
Ho strutturato il testo nel modo seguente, per ogni anno:
1) DAL MONDO: avvenimenti importanti nel settore storico-politico-economico,
elencati in modo molto sintetico e per lo più senza data di giorno e mese,
data, secondo me, superflua trattandosi di notizie che hanno fatto il
giro del mondo, sono a tutti note e sono presentate con rapidissimi accenni
soltanto perché il lettore abbia nel resto del pianeta un punto di riferimento
con i fatti di casa propria.
2) DAL PIEMONTE: un primo elenco di notizie trovate (per le ragioni più
varie) e perciò raggruppate, senza la data precisa di giorno e mese. Da
queste, come dalle successive, datate, ho cercato:
- di creare dei filoni sullo sviluppo economico e demografico di molti
comuni;
- di mettere in evidenza l'attenzione all'ambiente ed al recupero dei
beni artistici e storici del passato;
- di utilizzare qua e là, volutamente, qualche notizia particolare o di
costume tale da alleggerire il massiccio arido elenco delle informazioni;
- di prendere in considerazione località anche piccole, del Piemonte e
della Valle d'Aosta, perché non si possa dire che ho privilegiato soltanto
Torino e le città;
- di non dimenticare chi in questi comuni è nato diventando poi importante:
anzi, lasciatemi dire alla fine dell'opera che i Piemontesi eccellenti
sono tanti, nei settori più disparati, tanti da destare un irrefrenabile
senso di meraviglia e di orgoglio. Finita l'era dei D'Azeglio, Nigra e
Giolitti, c'è un vero esercito di imprenditori, di artisti, di letterati,
di professionisti, di sportivi, di sacerdoti, di filantropi, cui è doveroso
rendere omaggio.
- di delineare correttamente quella parabola vitale iniziata in una città
distrutta ed in una regione messa in ginocchio dagli eventi bellici, che
però, tra le mille difficoltà degli ultimi anni, fatica a mantenere la
sua traiettoria ascendente pur con quell'orgoglio, quella determinazione
e tenacia che hanno contraddistinto il nostro popolo nel tempo ed anche
con l'apporto di tante nuove presenze attive non piemontesi.
Ho accennato ai personaggi noti; purtroppo la maggior parte di essi è
presa in considerazione quando muore. Quindi sono indicati qua e là in
un disordine che è solo apparente, perché la cronologia è l'asse portante
di tutto il volume, oppure sono inclusi in elenchi con una succinta presentazione
della vita e delle opere di ognuno.
Infine per i viventi celebri, ma anche per qualcuno che non è più, ho
preferito scegliere una data significativa (pubblicazione o premio o altro)
per la stesura di brevi cenni biografici.
Ogni anno ho poi dedicato un approfondimento ad un personaggio o ad un
fatto di rilievo: una piccola personale soddisfazione per non sentirmi
soltanto un'arida compilatrice.
Nonostante i miei sforzi per selezionare e poi amalgamare il materiale,
l'impressione mia è di una certa irriducibile frammentarietà: dopo il
1950 non c'è il supporto della storia e, di fronte al succedersi ed al
variare continuo delle situazioni, ho ritenuto doveroso considerarmi soltanto
un'osservatrice al di sopra delle parti con un'attenzione particolare
a certi aspetti umani, culturali e artistici cosi spesso dimentaticati
nel ritmo frenetico della vita quotidiana, eppure così presenti ed importanti.
Infine mi sia consentito di concludere osservando che - grazie alla mia
non più verde età, al lavoro svolto ed ai miei molteplici interessi -
terminato il libro, vi ho trovato impressioni ed emozioni assolutamente
personali e spontanee, visi noti, momenti vissuti, moltissimi ricordi:
una vita imprigionata tra le maglie delle date.
Termino cosi questi anni di ricerca quotidiana, scusandomi per eventuali
errori: non è sempre stato facile ottenere indicazioni esatte e non ho
la presunzione che una cosi varia raccolta di notizie sia priva di qualche
inesattezza od omissione. Si pensi soltanto al rapido e complesso succedersi
di avvenimenti come: la ricostruzione postbellica, l'immigrazione interna,
il boom economico, il '68 ed il post'68, lo sviluppo industriale e poi
tecnologico, la trasformazione sociale da piemontese a multietnica.
E' ancora del tutto prematuro tracciare un profilo storico di questi cinquant'anni
e la mia variegata cronaca si propone soltanto come un libro di divulgazione;
tuttavia mi auguro che possa suscitare, soprattutto nei giovani, interesse,
curiosità e stimolo per profonde singole ricerche.
L'autrice |
Margherita Crema Giacomasso
GLI ULTIMI 50 ANNI
editore IL PUNTO - PIEMONTE IN BANCARELLA
edizione 2000
pagine 348
formato 21x29,7
copertina telata con sovracoperta a colori
tempo medio evasione ordine 2 giorni
19.90 €
15.00 €
ISBN : 88-86425-79-1
EAN : 9788886425797
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