PREFAZIONE
Questo libro di Massimo Centini ci conduce sulle tracce del diavolo in Piemonte. Ma è un diavolo da temere ancora di più del classico che occhieggia e sussurra malevolo: è quello che si insinua malvagio tra crimini e omicidi, nelle aree del male assoluto. Un male che traspare tra i faldoni delle vicende lontane e dalla cronaca nera contemporanea. Satana e crimine: un binomio sul quale sono state dette molte cose, spesso enfatizzate dai mass media e da quel colpo di coda del romanticismo che ancora vibra nel nostro immaginario. In questo libro il lettore troverà pezzi di realtà, di vita vissuta: drammi e tragedie rimaste impigliate nella storia della nostra Regione.
Leggendo lo scritto di Centini, non posso fare a meno di constatare che anch'io ho incontrato il Diavolo. Sì, l'ho incontrato come cronista e come scrittore. Ho incontrato il Diavolo nei fascicoli della Procura, nelle stanze del Palazzo di Giustizia dove anni fa ci si avvalse della consulenza di un religioso per capire la realtà delle messe nere, dei riti satanici. E dove, sempre nello stesso periodo, a sorpresa comparve una sorta di "pentito", ossia un prete che ammise di aver benedetto delle ostie che sarebbero poi state oltraggiare nel corso di riti satanici.
Ma nei fascicoli della Procura e nei verbali delle forze dell'ordine non c'è solo questo: furti sacrileghi, profanazione di simboli religiosi (sarebbero avvenuti persino alla Gran Madre che, da tradizione, celerebbe il segreto del Santo Graal), riti sessuali nel corso di messe nere con bambini abusati, con inquietanti storie raccontate in maniera simile da bambini che manco si conoscevano. E poi quel misterioso "Prendevamo ordini da Torino, da un certo Paolo" che le Bestie di Satana fecero mettere a verbale alla Procura di Busto Arsizio. Ma "Paolo" non si trovò mai, se non un tizio che aveva un sito Internet dedicato all'esoterismo e che presto scomparve dalla Rete dopo tentativi di raccogliere "discepoli" attraverso una casella postale.
Quello che si trovò, in compenso, è una piccola bara di plastica nera: l'ho tenuta in mano personalmente, davanti a un investigatore, l'ho fotografata, piccola testimonianza di un rito compiuto in una grotta affacciata sul Po, all'altezza del velodromo e del monumento a Coppi. Attaccato a quel curioso feticcio c'era un organo in putrefazione. Un rito più da malocchio che da satanisti. La maggior parte dei satanisti incontrati, d'altra parte, fa parte di quel giro definito "satanismo acido", ragazzotti che nulla sanno delle due Chiese di Satana che esistono a Torino, quelli che ritengono che "Stairway to Heaven" dei Led Zeppelin contenga messaggi satanici, solo perché scritta sotto l'influenza dei testi di Alistair Crowley, nella casa che gli era appartenuta. D'altra parte, si sa che al diavolo viene attribuita la capacità di creare bellezza, fascinazione e via discorrendo: e quella canzone altro non è che bellezza autentica. Quelli che tracciano due croci rovesciate, scrivono "666" a casaccio - ne ho trovati tracciati a cera, tra le mura del cimitero Monumentale, proprio davanti al monumento funebre dell'architetto che disegnò il camposanto di corso Novara -, sgozzano un gatto nero o fanno fuori qualche gallina. Altri, quelli più convinti di quello che stanno facendo, arrivano a sostituire lo sgozzamento del gatto con atti sessuali e non sempre su giovani consenzienti.
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INDICE
Prefazione
Satana omicida
Il diavolo e il crimine
Le donne di Satana
Morte nel chiostro
Infetti e infette del crimine...
Lo "stregone" che attentò alla vita del Duca con la magia nera
Unica traccia un'impronta caprina...
Il "Barabba" del Valentino
Infanticide possedute
Omicidio preterintenzionale e "fisica"
Morte di un "occultista" in strada Cartman
I crimini della luna piena
Credere nell'impossibile?
1946: l'omicidio dell'ultima strega
L'ombra del voodoo
Le Bestie di Satana a Torino:
realtà o illazioni?
Bibliografia
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Massimo Centini
UCCIDERE PER SATANA
editore IL PUNTO - PIEMONTE IN BANCARELLA
edizione 2011
pagine 200
formato 11x17
brossura
tempo medio evasione ordine ESAURITO
7.00 €
7.00 €
ISBN : 978-88-88552-76-7
EAN : 9788888552767
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