Per
sua natura il trevigiano oscilla da un opposto all'altro: è chiuso
e diffidente ma anche attaccato alla "roba" come i siciliani;
ama l'ordine e la disciplina come i tedeschi, s'infervora per le cose che
lo appassionano ma è tendenzialmente freddo e distaccato nei rapporti
col prossimo; gran lavoratore, non ha mai tempo da perdere, anche se poi
indulge volentieri alla ciàcoea e al goto de vin
in osteria con gli amici; gli piace la buona cucina ma non mangia per non
ingrassare; è bigotto e libertino, campagnolo e aristocratico, abitudinario
e festaiolo, pettegolo e insieme discreto, competitivo al massimo ma non
disponibile a mettersi in gioco.
Insomma, il trevigiano si è nei secoli specializzato per far impazzire
chiunque tenti di capirlo.
Fare e tacere
I trevigiani non hanno subito la storia, l'hanno semplicemente lasciata
scorrere vicino alle loro vite.
E anche se non lo davano a vedere, in realtà hanno sempre fatto quello
che hanno voluto.
Si sono semplicemente accorti che è più facile fare ciò
che si vuole che non dire ciò che si pensa.
Così hanno imparato "a far e a tàsar" ("a fare
e a tacere"), a dichiarare una cosa e a pensarne una diversa, a mostrarsi
in pubblico in un modo ma a comportarsi in privato in un altro.
Tutto e soltanto per non avere problemi. |
INDICE
I TREVIGIANI QUESTI SCONOSCIUTI
LA BOMBONIERA DEL SILE
I SEGRETI DEL SANCTA SANCTORUM
LA LINGUA DEI NONNI
TRA SACRO E PROFANO
DALLE STALLE ALLE STELLE
PANE, TRIPPE E FANTASIA
I PIU' DI MARCA
INNOVARE CONSERVANDO
TREVIGIANI SEMPRE UGUALI?
L'AUTRICE |
Anna Renda
TREVISANI
editore SONDA
edizione 2004
pagine 192
formato 13x21
copertina plastificata con alette
tempo medio evasione ordine 5 giorni
12.50 €
4.99 €
ISBN : 88-7106-386-4
EAN :
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