L'occhio di un grande fotografo.
Un critico d'arte con il gusto della flànerie.
Un'inedita passeggiata tra vie, piazze e giardini del più scenografico centro urbano d'Italia, popolato da una straordinaria folla di statue, sculture, monumenti. Ognuno ha avuto una storia, un autore, un'esistenza unica. Immagini e parole per riscoprire gli spazi della Torino di pietra.
TORINO METAFISICA
Francesco Poli
Tutte le città italiane, più o meno, possono vantare eccellenti monumenti scultorei: gruppi statuari e statue solitarie, bassorilievi e fontane artistiche, mezzibusti e cippi commemorativi. Città come Firenze, per fare un esempio, vanno fiere, giustamente, dei loro capolavori, ormai usurati dagli sguardi ossessivamente feticistici, carichi d'indiscreta e vorace curiosità, dei turisti.
Ma nessuna città più di Torino può essere considerata «città delle statue». Anzi, è la città delle statue per eccellenza in Italia: per quello che riguarda la quantità dei monumenti pubblici che abitano nel centro, ma soprattutto per il significato della loro presenza dal punto di vista della collocazione nel contesto urbanistico (studiata con attenta strategia gerarchica e ideologica) e da quello del loro ruolo caratterizzante l'identità risorgimentale della città'.
Tutto questo, considerato nel suo insieme, dà una specifica dimensione di qualità al «parco statue» della città. Una qualità estetica che non è tanto legata all'eventuale bellezza di questo o quel monumento, quanto piuttosto al fascino enigmatico e inquietante di queste apparizioni di bronzo e di pietra nella geo- 5 metrica spazialità della città. Città con strade dritte e con incroci ad angolo retto, con piazze regolari e squadrate, con portici; città amata da Giorgio de Chirico, che ha lo straordinario merito di aver scoperto (o, meglio, inventato) la sua bellezza metafisica. In un bel testo del 1939, dedicato alla pittura di Paola Levi Montalcini ma che parla soprattutto di Torino, ci sono considerazioni che vale la pena riportare: «Torino è una città molto curiosa che l'estetismo internazionale non ha ancora catalogato tra le meraviglie di the beautiful Italy. [.. .] Eppure Torino è la città più profonda, la più enigmatica, la più inquietante, non solo d'Italia ma di tutto il mondo. Colui che per primo scoprì l'ermetica bellezza di Torino fu un poeta-filosofo d'origine polacca: Federico Nietzsche che per primo individuò l'enigma di quelle vie diritte, affiancate da case rette da portici [...]
[..]
|
SOMMARIO
Torino metafisica
Francesco Poli
Ritratto di statue
Dario Lanzardo
FANTASMI DI PIETRA SULLA SCENA URBANA
Fotografie di Dario Lanzardo
Testi di Francesco Poli
Tra le statue di Torino
Francesco Poli |
Dario Lanzardo - Francesco Poli
TORINO LA CITTA' DELLE STATUE
editore CAPRICORNO
edizione 2012
pagine 174
formato 21x22,5
brossura
tempo medio evasione ordine a richiesta
8.90 €
8.00 €
ISBN : 978-88-7707-145-3
EAN : 9788877071453
|
|