Che cosa ci fa innamorare di una città?
Bruno Gambarotta risponde a questa domanda senza troppi giri di parole, ma con un'antologia di personaggi e
situazioni incredibili, che danno al lettore un'idea della "torinesità" e delle sue sorprendenti caratteristiche. In sella alla sua mitica bicicletta non si limita a scrutare Torino:
corre indietro nel tempo a ripescare aneddoti e storie del nostro Piemonte, commenta argutamente, da vero bogia
nen, i fatti di attualità e ci incanta con racconti surreali, sempre mettendosi in gioco e scherzando su sè stesso. Con il suo stile ironico e leggero, riesce a strappare una risata e dimostra come, per amare una città,
sia indispensabile conoscere ed apprezzare ogni angolo reale o immaginario e coglierne la sua unicità. Solo così essa diventerà la nostra città e finalmente lo sarà per sempre.
PREFAZIONE
Nella sequenza iniziale del film "Manhattan", mentre scorrono alcune immagini di New York,
si può ascoltare la voce fuori campo di Woody Allen, intento a scrivere l'incipit di un libro: vorrebbe rappresentare in qualche riga la propria città, ma sembra che nessuno degli arzigogolati tentativi, per quanto sofisticati, lo convinca. Intuisce allora come siano sufficienti poco più di dieci parole per raccontare una città e finalmente il suo romanzo può aprirsi, con la celebre frase: "New York era la mia città e lo sarebbe stata per sempre".
Quando, in realtà, possiamo definire "nostra" una città? Che cosa la rende tale?
In questo libro, Bruno Gambarotta ci racconta Torino attraverso le sue molteplici sfaccettature e le sue più minute componenti: uno scorcio, un personaggio, una battuta, un ricordo, un buon piatto o una situazione potranno rievocare nella mente del lettore l'essenza di questa città, declinata nei suoi più incredibili aspetti da uno straordinario scrittore, "armato" soltanto di penna e bicicletta.
Il suo stile ironico evidenzia come, in fin dei conti, Torino sia innanzi tutto il frutto delle persone che la abitano e la vivono quotidianamente, quelle che trasmettono la propria "torinesità" nelle occasioni più disparate: dal viaggio in treno ai sondaggi telefonici, dal carrello del bollito misto (sette pezzi, sette contorni, sette salse) alle vicende di personaggi alquanto particolari, ogni pretesto è valido per svelarci con un sorriso questo misterioso universo chiamato "Torino".
Come tutti i perfetti innamorati, Gambarotta coglie quindi l'opportunità di fare la propria dichiarazione, semplice, spontanea, sincera, senza troppe smancerie, da vero piemontese.
Hai ragione, Bruno: Torino è la nostra città e lo sarà per sempre.
Grazie per avercelo, ancora una volta, ricordato.
L'EDITORE |
INDICE
Prefazione
Posteggio gratuito
Il "dietro le quinte"
Soffiano venti di guerra
Attaccati al tram
La forza del pettegolezzo
Panico da gamberi
Tempo di bocce
Acciughe al verde vegane
Pronto... Lei ha vinto!
Rapporto di coppia
Il Book crossing
L'odore della Cocoina
Ho sognato l'aldilà
L'arte di gettare la lenza
Divorato dal tempo
Il biglietto da visita
Ai 90 non bada nessuno
Scherzi da Fiat
La poltrona Fantozzi
Cuori solitari
Torinesi al bar
Uno strano incontro
Il mio "coccodrillo"
Storie di ordinaria Fonia
Sono mancino, niente Conservatorio
Storie malate
Ciclisti pedinati
Corso del Bollito Misto
Siamo nati per soffriggere
Palettata Sublime
La mamma del diavolo
In cartella... un pezzo di legno
Scienze della sopravvivenza
Non guardate quella macchia
Oggi l'offerta prevede
È dura la vita dello smemorato
Come comprano í Torinesi
Sono un non fumatore incallito
Neghittoso no... questo mai!
La puntualità?
Bersaglio per e-mail
La torta in moto
Quando si andava al cinema
Mi annunci al Signor Giòbia
Vacanze gastronomiche
Collezioniamo gli anziani RAI
Borgo Vittoria, la mia California
La cìvicfobia
La casa dei Caprini
Le stelle ci stanno a guardare
A proposito di posta
La fede persa nella toilette
Convivenza in treno
Milionesimo cittadino
Vendo luglio e agosto
Intruppare le telecamere
Il gioco è un lavoro
Gli ospiti "last minute"
Memorizzare con i numeri
A tutta scienza
Una cura per la coprolalia
Altro che festa
Santa Polenta
È sicuro del titolo?
Pasticcio Gambarotta
Ripostigliofilia
Intercettazioni culinarie
L'amore al tempo della collera
Scherzo da militare
Made in China
La combinazione della valigia
Pelagia Noctulica
Sagra della patatina... fritta
Notti bianche condominiali
Il movimento degli "Ardriss"
Biscotto: molte virtù, nessun difetto
In mongolfiera sulle Langhe
Nuovo amante per la Traviata
L'ozio... il papà di tutti i vizi
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Bruno Gambarotta
TORINO E' LA MIA CITTA'
editore IL PUNTO - PIEMONTE IN BANCARELLA
edizione 2011
pagine 320
formato 11x17
brossura
tempo medio evasione ordine ESAURITO
8.00 €
8.00 €
ISBN : 978-88-88552-78-1
EAN : 9788888552781
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