Non si tagliano le radici
dalle quali si è cresciuti
Giovanni Paolo II
C'è da rimanere stupiti dalla fioritura delle Bambocciate che, in una tavolozza di colori e di soggetti, prospettano soprattutto testimonianze di vita.
È una vita semplice quella "raccontata" dai Bamboccianti, in cui assume rilevanza la quotidianità, la vita di tutti i giorni, con il lavoro, in casa e all'aperto, i mestieri, il medico, il cavadenti, il cantastorie, i giullari.
Nell'insieme della raffigurazione pittorica hanno importanza i frutti dei vari periodi dell'anno, le ceste con i prodotti della terra, portati dalla campagna.
Presenti, sempre, i ragazzi, con i loro giochi semplici, fatti di nulla, gli animali, cani e gatti.
Una testimonianza preziosa che ci parla anche di giustizia, di pene inflitte, fatte scontare davanti alla gente, con effetto di ammonizione.
In questo senso i Bamboccianti possono dirsi "cronisti", intenti a documentare con i colori ciò che sfilava sotto i loro occhi. Un mondo di ieri, ma appena dietro l'angolo, attuale come può esserlo l'uomo, con virtù e vizi, anche se la vita cambia, i costumi variano nelle città e nei paesi, in un fluire perenne di bambocciate, di eventi, di circostanze.
Renzo Rossotti
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PRESENTAZIONE
Affascinanti Bamboccianti... sapore di un tempo.
Quando nel giugno 2002 veniva pubblicata l'edizione speciale per il decennale di fondazione dell'Associazione Immagine per il Piemonte (ormai esaurita...), il titolo del volume edito su iniziativa dei "Cittadini dell'Ordine" si rivelava pienamente indovinato: La magia dei Bamboccianti.
Oggi come allora viene offerto ai lettori appassionati di storia del Piemonte,
in maniera approfondita, ampliata ed arricchita di immagini, questo scorcio di vita popolare piemontese, così ben tratteggiata dai
Bamboccianti, impareggiabili cronisti del pennello. Il libro, omaggio alla Gente Subulpina di Anna Cremonte Pastorello di Cornour, documenta un capitolo
del mondo artistico misconosciuto. Nelle pagine che seguono, con
ricco apparato di immagini nella tradizione delle nostre collane editoriali,
c'è il racconto non soltanto di quei fatti che pomposamente si chiamano "gli eventi", ma anche delle piccole avventure quotidiane: perchéè sempre l'uomo il protagonista di tutte le vicende. Ce il costume e la politica, l'arte e la letteratura: insomma l'autrice ha voluto spiegare chi erano i piemontesi del '600 e '700, come vivevano, che cosa pensavano.
Dalle tele di questi artisti di genere e di bambocciata emergono divertimenti, svaghi, giochi dei torinesi fra Seicento e Settecento, una fama festaiola che era tale da originare il proverbio:"Al popolo di Turino pane vino e tamburino".
Nel 1608 il pittore Federico Zuccari raccontava usi e costumi della corte di Torino all'inizio del Seicento: i popoli di qua dal Piemonte in specie sono molto dediti a conviti, danze e suoni...non c'è villa, né castello o città che non abbia luogo pubblico di feste e danze...e tutto l'anno il popolo vi si reca ballando e danzando.
La reputazione di popolo serio, chiuso e malinconico — scrivono gli storici Franco
Monetti e Arabella Cifani - venne dunque dopo. La pittura di genere e di bambocciata del Sei-Settecento conferma le affermazioni dello Zuccari e presenta la città gaia e piena di possibilità di divertimenti e di feste, come pure le campagne vicine (cfr. Giochi e passatempi. Dal Medioevo all'Ottocento, Torino, Archivio Storico della Città, 2006).
Da quella civiltà industriosa, attiva, vivace nei divertimenti umorali, vigilata, diretta e spesso stimolata da chi ne teneva saldamente le redini, al XXI secolo.
In questo primo decennio l'immagine della nostra Regione ha goduto della positiva promozione internazionale dovuta ai Giochi Olimpici Invernali 2006), dall'appena conclusa solenne Ostensione della S. Sindone (2010) e tra pochi mesi sarà al centro delle tormentate celebrazioni per il 150° dell'Unità d'Italia: tutti eventi nazionali ed internazionali che hanno inciso aprendo la nostra Terra al palcoscenico del turismo e della comunicazione.
Se ciò è avvenuto, anche se per una porzione minima, lo si deve all'impegno culturale profuso a 360° da sodalizi come "Immagine per il Piemonte" ormai giunto al suo 18° anno culturale. Come già sottolineato in un rapporto di ricerca del Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università di Torino.
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Vittorio G. Cardinali
Presidente dell'Associazione
Immagine per il Piemonte onlus
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Anna Cremonte Pastorello di Cornour
LA TORINO DEI BAMBOCCIANTI
editore ALZANI
edizione 2010
pagine 180
formato 21x29
brossura con sovracoperta a colori
tempo medio evasione ordine ESAURITO
20.00 €
20.00 €
ISBN : 978-88-8170-415-6
EAN : 9788881704156
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