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Alcune proposte
TORINESI
Guida ai migliori difetti e alle peggiori virtù
nuova edizione
Che cos'è e cosa sarà Torino?
«In questi ultimi dieci o quindici anni la città è migliorata tantissimo e io sono molto felice di vivere a Torino. Una volta quando dicevi di stare a Torino, ti rispondevano che era una città grigia, triste, adesso invece mi dicono che è una meraviglia, che si fanno un sacco di cose, ci sono mille attività culturali e via dicendo. Naturalmente dipende anche tutto dalla centralina che abbiamo a Roma che se ci taglia i fondi la cosa sarà poi molto complicata, a meno che Chiamparino non cominci a esercitarsi coi miracoli. In fondo qualcosa di miracoloso il Chiampa ce l'ha: i capelli sulla testa. Ne ha più di un panda, quindi potrebbe anche provarci».
Luciana Littizzetto

«Qualcuno può pensare che stiamo cambiando un po' troppo in fretta; l'importante è cambiare senza dimenticare. Altre facce arrivano e arriveranno da fuori, altri come noi; solo lingue, idiomi diversi! Si aprirà il sipario di una Torino già vista, con altri protagonisti, uguali a noi, chiamati a recitare la commedia della vita».
Gipo Farassino

Schiaffo morale
Le Olimpiadi hanno dato agli abitanti
di Torino uno schiaffo morale difficilmente dimenticabile. Hanno dovuto venire
da fuori per dire ai torinesi che vivono in una bellissima città e che finalmente
il loro complesso di inferiorità nei confronti dell'immarcescibile Milano può considerarsi definitivamente risolto. Sotto i portici di via Roma una signora meneghina dice con
orgoglio al figliolo: «Anche noi a Milano li abbiamo...». Si riferisce ovviamente
ai portici, a quei duecento metri tra piazza San Babila e piazza del Duomo.
Ecco perché i milanesi chiamano fiumi quei rigagnoli dei navigli!

UNA CITTÀ CHE VIVE O CHE MUORE?


E' risaputo che il mito di Torino città magica è un falso clamoroso. Intorno al 1860 gli staterelli italici che stavano per essere annessi al Regno Sabaudo ci guardavano un po' in «ghignone» e così si difendevano con le armi che avevano, che di norma erano gli anatemi e la superstizione. Si inventarono i démoni, le sette, gli indemoniati che emanavano afrori di cipolla e facevano pivottare il collo di 360°. Un po' come voler far credere che la Salerno-Reggio Calabria sia un'autostrada.
Però, nel corso degli anni, quel film che ci avevano costruito intorno ci fece molto gioco e Torino si riempì di grotte alchemiche e di buchi che ti facevano passare da una dimensione all'altra solo tirando una catena. Insomma, un gran bel business. Dopo le Olimpiadi, quando i milanesi avevano già comprato tutto ciò che rimaneva, arrivò anche la cabbala ebraica a complicare le cose. Tutto iniziò nella notte del 29 maggio 2006 dopo lo scrutinio delle ultime elezioni comunali, una notte in cui luce e tenebre parevano confondersi con un certa facilità e un uomo intabarrato in un loden verde sogghignava estasiato al suo 66,6%. La tenebra: il numero della Bestia, quello che si trova anche nei codici a barre sul collo dei loden tirolesi. La luce: la circostanza per cui il 29 maggio nacquero, se pur con qualche secolo di differenza, Dante Alighieri e John Fitzgerald Kennedy.
[..]
INDICE

CHE COS'È TORINO. UNA CITTÀ CHE VIVE O CHE MUORE?
L'opinione di Luciana Littizzetto
L'opinione di Gipo Farassino

TORINO, PIÙ SFIDA MENO SFIGA?
La sindrome di Fetonte
Lasciatemi stare
L'ama sempre fait parèj..
Demodé e un po' metrò
Torinesi sinceri e scortesi
Siamo solo a Torino (1)
Siamo solo a Torino (2)
Teite e madamìn
ONE-HOUR TOWN
Torino? Ci abito
Gerarchia di montagna
Pedala, pedala
La Mole, questa sconosciuta
Il Museo del Cinema
Quand che Superga a l'ha 'I capel
Un po' di Po
In collina

TORINO, CITTÀ MAGICA?
Magia bianconera
Magia prét-à-porter
La fontana delle quattro stagioni
Il mito di uno sguardo
Le grotte alchemiche
I maghi di Torino
Tomini al verde, omini anche
Le linee sincroniche
Una fama in svendita

LAVORO E AFFARI
La discrezione sabauda
Primi, purché in incognito
Lavorare a Torino: memorandum
Non solo Fiat
L'informazione
L'altra Tv
Questa è la Rai
I torinesi e l'automobile

LEGGENDE METROPOLITANE
Alla fontana di piazza Rivoli
Il pendolare sfortunato
Il motociclista sulla tangenziale
Ma i cinesi non muoiono mai?
Gli omini verdi del Musiné
Folclore e gastronomia
Il Santo Graal
La salvia allucinogena
Il cd anti-autovelox
Le bottiglie antiminzione canina

UNA CITTÀ A QUATTRO STADI
In acqua con la iole
Tempo libero (1)
Tempo libero (2)
Il gioco delle bocce
Sport estremi
Torino 2006 (1)
Torino 2006 (2)

TORINO A TAVOLA
Gli antipasti
I primi piatti
I secondi piatti
La bagna caoda
I grissini
Dolci e cichèt

LE OSSESSIONI
Cosa c'è dentro il tóni?
La rissosità sabauda
«Avanti, Savoia!»
Città di transito
Gli ozi di Augusta
Il toret
La cantiléna

I «FORESTIERI»
Il milanese
Il romano
Il genovese
Il napoletano
Il francese
Torinesi nel mondo

L'IMMIGRAZIONE
Si fa presto a dire «terrone»
Il mignolo dei siciliani
Suoni ostili
La parola è la parabola
Il bar dei meridionali
Pensieri reciproci
Analisi di un simbolo

L'AUTORE
Il fotografo
L'attrice
L'attore
Ringraziamenti





Riccardo Humbert

TORINESI

editore SONDA
edizione 2008
pagine 174
formato 13x21
brossura con alette
tempo medio evasione ordine
5 giorni

12.00 €
5.00 €

ISBN : 978-88-7106-542-7
EAN : 9788871065427

 
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