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| TORINESI Guida ai migliori difetti e alle peggiori virtù |
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"Se Torino non ci fosse l'Italia sarebbe diversa, ma se non ci
fosse l'Italia Torino sarebbe la stessa". Umberto Eco "Mai fare il passo più lungo della gamba. Nessun proverbio fu più adatto a ilustrare le caratteristiche di un popolo. Il torinese è proprio così: in un mondo di immagine e di apparenza, egli bada alla sostanza, alla sobrietà, al nocciolo delle questioni. E' così che perde le sue battaglie. L'esasperata discrezione che lo contraddistingue può causargli problemi di non poco conto". Torino vanta parecchi primati, uno dei quali è quello di esseri beccata una maledizione mitologica ancor prima dell'avvento di Berlusconi. Da sempre pioniera in ogni campo, Torino è anche l''unica città in grado di sovvertire ogni teoria scientifica: solo a Torino, infatti, tutto si crea e tutto si distrugge. E' una città talmente regale che, in quanto a regalìe, è paragonabile solo a un ente di beneficenza. Dopo aver regalato "Tuttosport" ai romani, il Lingotto ai bolognesi, la Telecom a un miliardario con il nome di un gelato e l'aeroporto di Caselle a un sarto veneto, ora tenta il rilancio con le Olimpiadi. Il logo della manifeastazione, la grata di un confessionale ritagliata a triangolo e leggremente ricurva in punta, l'ha inventato un milanese e sarà un brianzolo a ideare la cerimonia di apertura. Così, ascoltando Mamo Remigi, Jannacci e Ombretta Colli, almeno non potranno più dire che i torinesi sono dei provinciali! Tel chi el liber! |
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