EDIZIONE MULTILINGUA
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PERCORSI DEL SEGNO E DEL COLORE
Per la vuota finestra
il bambino guardava la notte sui colli
freschi e neri, e stupiva di trovarli ammassati: saga e limpida immobilità. Fra le foglie che stormivano al buio, apparivano i colli dove tutte le cose del giorno, le coste e le piante e le vigne, eran nitide e morte e la vita era un'altra, di vento, di cielo, e di foglie e di nulla.
Cesare Pavese
Il cielo, la natura, il silenzio del giorno che raggiunge la notte, raccontano il lungo percorso di Tino Aime, il fascino di una realtà rivisitata, l'essenza di una stagione che si rinnova e riscopre luoghi e sogni ed emozioni.
Una stagione scandita nel segno di una continua, inesauribile, inesausta ricerca intorno al valore dell'immagine e del segno e del colore che stabiliscono un rapporto diretto con la tela, il foglio di carta, la grumosa e poliedrica materia delle sculture.
Il discorso di Aime appartiene alla cultura visiva piemontese, e non solo, a una visione delle cose che diventa elemento determinante di un itinerario immerso nella magia dell'alba tra i monti della Valle di Susa.
E dall'ampia finestra dello studio, Aime osserva lontani sentieri, baite dai tetti imbiancati e orti con alberi spogli e raggelati dove una vecchia bicicletta segna il trascorrere di un tempo di memorie: «E infatti ecco le baite – ha scritto Laura Mancinelli – sepolte nella neve, i piccoli paesi abbandonati della Valle di Susa, la montagna povera, quella dove non arrivano gli sciatori variopinti e chiassosi. Qui domina il silenzio: nelle case e nei paesi di Tino non abita nessuno. E poi fiori secchi, rami con bacche, lunarie, oggetti di una volta, una vecchia bicicletta arrugginita... Colori di notte, di neve, di qualche cielo limpido e azzurro, ma quasi sempre notturno. Rara eccezione un paesaggio di Provenza o di Riviera...». E la parola della Mancinelli rivela in una nitida sintesi l'universo di Aime, le sue cadenze figurali, il clima di una pittura in cui la lenta sedimentazione degli oggetti, della materia-colore, di una linea ferrea e a tratti spigolosa come le rocce, concorrono a definire l'insieme delle sue composizioni e di quel rinnovarsi della rappresentazione senza perdere di vista il valore della forma, della storia, del mistero di una finestra che racchiude un merlo, un albero di cachi, una luna alta sui gelsi.
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THE WAYS OF SIGNS AND COLOURS
Through the glassless window
The child was gazing at the night
On the cool, black hills,
Astonished to find them serried
In a vague, limpid stillness.
Amid the leaves whirling in the dark
There appeared the heights
Where all the daytime things,
Ridges, plants and vineyards
Were sharp and dead, and life
Was another being, a wedding
Of wind and sky, of leaves and nothingness.
SOMMARIO
PERCORSI DEL SEGNO E DEL COLORE THE WAYS OF SIGNS AND COLOURS
Angelo Mistrangelo
VOLEVO FARE IL PITTORE...
I WANTED TO BEA PAINTER...
Tino Aime
POESIA / POEM
M
arco Franceschetti
POESIA / POEM
Nico Orengo
QUESTA È LA LANGA / THIS IS THE LANGA
Franco Piccinelli
L'ALTRA PARTE DI TINO AIME
THE OTHER PART OF TINO AIME
Ernesto Caballo
TESTI CRITICI / CRITIQUES
TESTIMONIANZE / COMMENTS
MOSTRE PERSONALI
ONE MAN EXHIBITIONS
MOSTRE COLLETTIVE
EXHIBITIONS
REALIZZAZIONI
MISCELLANEOUS WORKS
SU TINO AIME HANNO SCRITTO
THOSE WHO HAVE WRITTEN ABOUT TINO AIME
RECENSIONI SU QUOTIDIANI CRITIQUES FROM NEWSPAPERS
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aa.vv.
TINO AIME - WORKS OPERE
editore PRIULI & VERLUCCA
edizione 2008
pagine 160
formato 25x35
cartonato con sovracoperta colori
tempo medio evasione ordine ESAURITO
60.00 €
60.00 €
ISBN : 978-88-8068-401-5
EAN : 9788880684015
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