PRESENTAZIONE
Nel 2010, l'Ostensione del Sacro Lino pone nuovamente la nostra città al centro dell'attenzione internazionale, ribadendone unicità e prestigio. Torino e la Santissima Sindone, un connubio lungo quasi cinque secoli la cui storia ebbe inizio nel 1578, quando Emanuele Filiberto trasferì il prezioso Lino nella nuova capitale del Ducato di Savoia. Ripercorrerne le vicende significa, inevitabilmente, comprendere la valenza storica e simbolica del Santo Sudario, la cui importanza spinse la casata sabauda a commissionare il monumentale scrigno che la custodisce, la Cappella del Guarini, mirabile architettura inserita nel contesto di Palazzo Reale quale luogo di snodo e incontro tra divino e terreno.
Ostendere è mostrare, analogamente questo catalogo nasce dall'avvincente realizzazione della mostra Dal Tesoro della Sindone alla Collezione Sindonica di Umberto II di Savoia, esposizione che combina l'esclusività delle opere presentate all'eccellenza dei privilegiati luoghi che le ospitano: la Sacrestia e la Galleria della Cappella della Sindone, la Cappella Regia e le annesse Tribune Reali.
Il Tesoro riunisce rari capolavori, singoli manufatti appositamente realizzati e magnifici doni collazionati lungo un ampio arco temporale che dal XVII secolo giunge alla prima metà del Novecento: il raffinato paliotto eseguito su disegno di Procaccini, l'urna settecentesca per il trasporto in processione della Sindone, la teca del Bonzanigo contenente le reliquie di San Maurizio, l' Ostensorio raggiato e la Rosa d'oro, nonché paramenti, ex-voto e arredi liturgici. Gli oggetti selezionati, circa un decimo dell'intera raccolta, si sommano alle 34 incisioni provenienti dalla Collezione Sindonica della Fondazione Umberto II e Maria José di Savoia, la cui disponibilità merita i più sinceri ringraziamenti.
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PREMESSA
Nell'occasione della solenne Ostensione della Santissima Sindone dei prossimi aprile e maggio, auspice la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Torino, Asti, Cuneo, Biella e Vercelli e la Direzione del Palazzo Reale di Torino, la più celebre delle Residenze Sabaude in consegna alla ricordata Soprintendenza, hanno ideato e allestito una mostra nella Galleria della Sindone di Palazzo Reale, ma altresì nella Sacrestia, nella Cappella Regia e nelle Tribune Reali, che darà modo di fruire per la prima volta il Tesoro della Sindone, splendida raccolta di oggetti di argenteria, oreficeria e di alto artigianato afferente ad altre tecniche, che la generosità dei monarchi e la pietà del popolo hanno costituito presso la sede della venerata reliquia. Saranno anche esposte le incisioni della prestigiosa collezione sindonica della Fondazione Umberto II e Maria José di Savoia che documentano le ostensioni del Santo Sudario dal 1563 al 1931. Sono certo che questo spazio di approfondimento e riflessione, offerto dall'arte, permetterà di completare un percorso spirituale e religioso per molti versi eccezionale e farà meno dolere dell'inagibilità della Cappella della Sindone vera e propria, che si appresta, comunque, a veder iniziare i lavori di riabilitazione statica delle strutture e di restauro delle superfici architettoniche dell'edificio, colpito da un drammatico incendio nella notte dell'Il aprile 1997.
Ogni mostra o esposizione, prima che al pubblico è rivolta ai curatori, agli addetti e a chi ha la responsabilità della conservazione e della tutela dei beni esibiti, perché ogni forma di presa di coscienza di un patrimonio, di una serie di oggetti o di ambienti è innanzitutto moto di autocoscienza, rilettura di ciò che si propone al pubblico in vista di una verifica del l'adeguatezza degli strumenti critici, delle attenzioni, delle cure manutentive che si riservano, di regola, a quel dato complesso di beni.
Proprio in occasione delle mostre, si compiono, di solito, scoperte, agnizioni, riconoscimenti, perché il livello di conoscenza del patrimonio storico non può mai considerarsi raggiunto in via definitiva e ogni acquisizione critica sposta, in generale, la soglia della consapevolezza con la quale fruiamo ed interpretiamo le testimonianze di un passato al tempo stesso ricco e impegnativo. Nella loro unicità o rarità, come i multipli costituiti dai prodotti calcografici, e nell'indubbia loro preziosità, i beni esposti offrono l'opportunità di un'esperienza autentica da compiere come fruitori avveduti; ciò, in un mondo che propone esperienze sempre più massificate e globalizzate e comunque mediate da altri, non pare cosa di poco conto. Segnalo di riservare la debita attenzione agli spazi che ospitano la mostra, in quanto essi integrano naturalmente i contenuti degli oggetti esposti e ne facilitano la comprensione, in nome del principio, che qui diviene evidente da sé, che non v'è indifferenza tra espositore e opere mostrate, ma, al contrario, una somma di relazioni e rapporti che, in questo caso fortunato, partecipa della stessa natura dei beni culturali in mostra.
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SOMMARIO
Presentazione
Mario Turetta
Premessa
Gianni Bozzo
Umberto II collezionista
Maria Gabriella di Savoia
Le Sindoni dipinte. La copia di Carlo Cussetti
Gian Maria Zaccone
La Porta Reale della Cappella della Sindone
Gianni Bozzo
La Cura regia tra XVIII e XXI secolo
Daniela Biancolini
Il restauro della Sacrestia Superiore
della cappella della Sindone di Torino
Mirella Macera
Immagini dalla storia. Le ostensioni nelle opere grafiche della collezione di Umberto II
Enrico Barbero
Il Tesoro della Sindone
Roberto Medico
I restami ed il riallestimemto
Roberto Medico
Il cerimoniale per la Rosa d'oro
Pierangelo Gentile
Abstract
Il Tesoro della Cappella della Sindone - Schede
Gian Luca Bovenzi e Laura Facchin
Bibliografia
Stefania Manassero
Abbreviazioni e sigle
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Daniela Biancolini - Mirella Macera - Roberto Medico
IL TESORO DELLA SINDONE
editore DANIELA PIAZZA
edizione 2010
pagine 126
formato 23x28
plastificato con alette
tempo medio evasione ordine 2 giorni
18.00 €
15.30 €
ISBN : 978-88-7889-242-2
EAN : 9788878892422
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