Parole, parole, parole...
Una parola tira l'altra. Proprio il piacere del gourmet della lingua sottende a questo libro, nato per raccontare storie di parole, rispolverando una vecchia rubrica rimasta nel cassetto.
Spolverare i cassetti a volte serve.
Ne esce un ritratto vivo del passato. Un passato che sorprende per la sua attualità e al tempo stesso per la sua lunare lontananza.
Che cos'era Drive in? E chi era l'intellettuale della Magna Grecia, per antonomasia? E il paninaro?
Le parole seguono un cammino imprevedibile, anche se, o proprio perché, il linguaggio è la nostra natura. Alcune si arenano come balene spiaggiate, altre sono sempre giovani, nonostante l'età.
La lingua va dove deve andare, ma è bello guardarla a ritroso, segnata dalla storia di un'epoca (dalla fine degli anni Ottanta a oggi) come una roccia stratificata. Per ritrovare un po' di noi stessi.
Chi siamo e chi eravamo.
INTRODUZIONE
Questo opuscolo raccoglie gli articoli da me pubblicati tra il novembre del 1987 e il dicembre 1994, con cadenza quindicinale, su La Sentinella del Canavese, in una rubrica dal titolo "Parlar chiaro", a cui si è aggiunto qualche altro sporadico intervento giornalistico negli anni più recenti, sollecitato da problemi di attualità.
Il filo conduttore che riflette la passione della mia vita sono le parole: curiosità, neologismi, esotismi. Parole, parole, parole..., come cantavano Mina e Alberto Lupo, in una canzone della mia gioventù.
Le parole sgorgano dalla facoltà del linguaggio che è per natura, ma si innestano nella storia e riflettono impercettibilmente i cambiamenti del mondo; segnalano le nostre mode passeggere, i nostri tic, le nostre abitudini; danno colore alle cose e ne sono lo specchio. La lingua scava mutamenti profondi come quelli geologici, ma in superficie produce cambiamenti passeggeri come quelli metereologici. Le parole che ho analizzato rispecchiano questi due tipi di mutamento, a volte di lunga durata, a volte effimero e passeggero.
Nel rileggere questi articoli si riaffaccia un mondo che sembra remoto e dimenticato. Uno sguardo rétro, certamente, ma la storia che ne viene fuori è una storia curiosa, oggi ai più ignota, ma ancora viva. Non solo perché le parole conservano la memoria del passato molto più di noi, ma anche perché se ne potrebbero scoprire delle belle!
Ugo Cardinale |
SOMMARIO
Introduzione
Dal Caos al Cobas (e viceversa)
Clima e climaterio: è colpa degli astri?
Aerobica: dai batteri alla nuova danza
Telematica: macedonia di parole
Il mistero dell'informatica:
"parola-centauro" con testa-coda
Da alcool ad algol
Ieri e oggi il linguaggio della follia
Cosa si cela dietro l'anatomia
Design, sponsor e comfort: l'inglese che "sa" di latino
Dai Tartari al tartaro
Da esodo a diaspora a olocausto
Se si resta in panne...
Dal Gulag alla Glasnost
Chi cerca trova
Neologismi: dove va la lingua?
Lingua e dialetti
Il conformismo e la moda
Manzoni: il grigio non è di moda
Le dolci parole della guerra
Quando si dice "per un pelo..."
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Ugo Cardinale
IL TEMPO DELLE PAROLE
editore HEVER EDIZIONI
edizione 2012
pagine 160
formato 14x21
brossura editoriale, con doppia copertina ad aletta ripiegata
tempo medio evasione ordine 2 giorni
8.00 €
8.00 €
ISBN : 88-96308-13-4
EAN : 9788896308134
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