PREMESSA
Quanto
narrato è il frutto di una improvvisa eruzione della memoria, dovuta
a un evento per me molto doloroso: la scomparsa della nonna. Evento temuto
e quasi atteso, pochè la cara vecchietta veleggiava ormai verso i
cento anni e un po' tutti ci chiedevamo se fosse arrivata a compiere un
secolo di vita. Un po' come di fronte alle grandi imprese sportive facevamo
tutti il tifo, gridando dentro noi stessi "Dai che ce la fai!",
avendo però chiara la coscienza della difficoltà dell'impresa.
Per me la nonna era stata l'autentica custode della mia incolumità
in uno dei momenti più difficili della mia esistenza e di quella
della mia famiglia: poco più di un anno vissuto pericolosamente,
durante il quale tra me e la nonna si era stabilito un rapporto di complicità
destinato a durare fino a pochi giorni dalla sua morte. Tra noi bastava
un'occhiata per intenderci. Perfino mentre seguivo il feretro verso il cimitero,
avevo l'impressione di essere ancora in contatto con lei, di poter ancora
dialogare, di intenderci perfettamente, senza bisogno delle parole. A seppellimento
avvenuto però, ritornando verso casa, ebbi la sensazione del distacco
definitivo. E nel tragitto che compii verso casa, tale fu il vuoto improvviso
che mi assalì, che dalla memoria, a riempire il vuoto, eruppe il
ricordo vivissimo di un intero periodo della mia esistenza: quell'anno e
più che avevamo vissuto insieme, dividendo pericoli, fame, tensioni,
paure, ma anche qualche bella giornata, qualche bella risata schieta e liberatoria.
Era un dipanarsi di fatti e avvenimenti così nitido, da apparire
appena immagazzinato. Ricordai tutto di seguito fatti, persone in dettagli
straordinariamente ben delineati e tali da costringermi quasi a doverli
fissare nero su bianco, per evitare di vederli scivolare nuovamente in un
oblio pericoloso. Trovavo strano che quei ricordi emersi così vivi
dai magazzini della memoria, vi fossero rimasti seppelliti così a
lungo, senza dar segni di vita: erano trascorsi ormai quarant'anni ed era
come se fossero stati sepolti sotto metri di detriti memoriali, ma era bastato
un evento scatenante, per me purtroppo doloroso, magico buldozer, a rimuovere
quelle stratificazioni.
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INDICE
Premessa
Sfollati
Le frittelle
La prima sbronza non si scorda mai
I buoi nascono tori
Un nido di bisce
La bomba al carburo
La pesca col massacro
La grande abbuffata
La trebbiatura
Anguria per tutti
Uno strano partigiano
La spannocchiatura
Il ritorno a scuola
La festa del maiale
Il partigiano sbandato
Il rastrellamento
Natale con i tuoi...
I mercanti di neve
Il colpo di coda
E' finita finalmente...
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Mario Franchini
UNO STRANO ESILIO
editore DELL'ORSO
edizione 2004
pagine 100
formato 14x20
brossura
tempo medio evasione ordine ESAURITO
10.00 €
10.00 €
ISBN : 88-7694-761-2
EAN :
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