Tra le quinte della storia fioriscono episodi apparentemente "minimi" fatti di cronaca, bianca o nera, che hanno suscitato emozioni, anche forti, ma sono stati presto dimenticati nel fluire continuo di eventi nuovi. Una notizia, si sa, ne cancella un'altra e ciò accade soprattutto in una grande città, come Torino, scenario di fatti che spesso hanno caratterizzato un'epoca, sin dagli albori, da quando ad Annibale venne in mente di conquistare quello che allora era un piccolo villaggio appena al di qua delle Alpi. Poi il villaggio diventa nucleo urbano, cittadina che viene a inserirsi nella storia, prima Capitale del Ducato Sabaudo, poi del Regno di Sardegna. Fra le righe, i baffi orgogliosi di Vittorio Emanuele, le prime visite in città di Mussolini, la nascita del vermouth e del "bicerin", l'avvento dell'automobile, in una Torino che perde il titolo di capitale del regno ma acquista quello di capitale dell'industria. Attraversa la prima, poi la seconda guerra mondiale: la cronaca minuta, quasi giorno per giorno, dell'occupazione nazista, la resistenza che incomincia nelle fabbriche, poi il vento di libertà che spalanca le finestre. La cronaca diventa politica e la politica maturando diventa storia, intessuta di tante piccole storie sfilate sotto i nostri occhi senza, o quasi, che ce ne accorgessimo.
PREMESSA
Il conte di Cavour, detto "Il Tessitore" per la sua tenacia diplomatica instancabile nel tessere l' Unità d'Italia, protagonista di un film incredibile, addirittura un cartone animato, stile Walt Disney. Uno spettacolo impensabile che quasi scandalizzò. Si era nel 1961 e l'Italia celebrava il centenario dell'unità nazionale con un programma fitto di iniziative imperniate soprattutto su Torino, città principe del moto unitario e poi prima capitale del Regno.
Quell' inatteso cartone animato perveniva a Torino quasi contemporaneamente al Circarama Disney, un film su schermo circolare in modo che lo spettatore provava la sensazione di partecipare all'azione cinematografica, un sistema dovuto alla genialità di Disney, presentato a Disneyland già nel 1955 : schermo circolare suddiviso in nove settori con il pubblico a bocca aperta per ciò che avveniva sotto i suoi occhi, fra personaggi ed eventi in un frenetico vortice.
Nello spettacolo del cinema celebrativo si inserì così Cavour a cartoni animati e una voce fuori campo avvertiva come la storia sia fatta anche e soprattutto di piccoli episodi che scorrono davanti ai contemporanei: il bicerin, bevanda amata da Cavour, la spada di Garibaldi, il primo "gorilla", ossia guardaspalle che vigilava contemporaneamente su Cavour e Vittorio Emanuele, oltre a tante altre "briciole" di storia.
Il conte, nell'incipit di quel cartone animato, se ne stava in poltrona e sferruzzava, ossia lavorava a maglia, per tessere una calza. La lunga calza verde - questo il titolo del film - a forma di stivale. Un punto dopo l'altro, la calza si allungava, verde colore della speranza, mentre entravano in scena i mantelli neri dei carbonari quindi i papaveri rossi, tanti, ben più di mille, che sbocciavano in Sicilia con Garibaldi alla testa. Il cartone animato si era aperto con il frontone di Palazzo Carignano, a Torino, nel parlamento in cui l'Italia nacque, e si concludeva a Torino. Vittorio Emanuele da sovrano di Sardegna diventava il primo sovrano dell'Italia unita in quel 17 marzo 1861. Si completava così il grandioso mosaico composto da tante tessere, alcune davvero minute e apparentemente trascurabili.
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INDICE GENERALE
Premessa
STORIA, TORINO RACCONTA
Il drago e l'angelo
Thaurisia, Thauriscia e... Tarantasca Magica: e se lo fosse?
La corona di Barbarossa
Assassinio in cattedrale
Chiuso nella gabbia infernale
Il barone di Cusy
Le quattro Torino
Pietro Micca e il gran "botto"
Un bimbo-prodigio: Mozart
Pioggia di santi sociali
L'egiziano" Champollion
Bicerin, Vermouth e Pinguino
Quando Casimiro si mise a fischiare
La storia nei caffè 75 «Torino esplode!» Cavour e la regina Vittoria
Un gorilla per il re
Una visita brevissima
Un turista di nome Tolstoj
Dobroljubov "inviato speciale"
Torino tutta al femminile
L'età di De Amicis
Viaggio di nozze in pallone
Il delitto scritto in faccia
Vanno in scena i Lupi
Un grido: «È morto il re!»
Così nacque la Fiat
Così sorse l'alba del Novecento
La nave di Salgari
I primi "gialli" veri
Mussolini a Torino
1939: ultima vacanza di pace
Quelle bombe del 1942
Un'annata terribile, 1943
1944, sotto il terrore nazista
Savoia, i gioielli spariti
Il vento della libertà
Tragedia a Superga
La spada di Filiberto
Il "giallo" Codecà
Diabolich, delitto perfetto?
Lo sbarco dei "marziani"
Una tragedia spaziale
Banditi all'assalto
Il dramma delle "gemelline"
Un domestico per papa Giovanni
Il mago che vestiva le auto
I terribili "Anni di piombo"
Bruciato vivo nel bar
Il cinema in fiamme
Un enigma chiamato Rol
«Salvate la Sindone!»
L'ultima regina a Torino
Hollywood sulle rive del Po
Olimpiadi, la grande festa bianca
2008, Capitale del Design
Torino come New York
APPENDICE. ANEDDOTI, BRICIOLE DI STORIA
La Croce di Costantino
Il testamento di Isler
Jefferson "rubò" il riso
Il "diabolico" Lanin
In delirio per Paganini
La via delle stelle
Cioccolata per "Moby Dick"
I capelli di Garibaldi
Primavera in un barattolo
Il "Cambio", la storia in tavola
Lo zar a Racconigi
Il cuore di Eugenio
Torino e Fatima, coincidenze?
De Gasperi e Togliatti
Il papa alla Sacra
Moncalieri, fuoco al castello
Bibliografia essenziale
Indice dei nomi |
Renzo Rossotti
STORIA E STORIE DI TORINO
editore NEWTON & COMPTON
edizione 2008
pagine 320
formato 14,5x21,5
cartonato con sovracoperta colori
tempo medio evasione ordine ESAURITO
20.00 €
20.00 €
ISBN : 978-88-541-1232-2
EAN : 9788854112322
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