All'Accademia
dei Lincei di Roma, il 19 marzo 1876, dopo la presentazione del Codex
Astensis recuperato da Quintino Sella a Vienna, prese la parola Giuseppe Ferrari
per sottolineare l'eccezionale importanza del Codice e della Città:
" La memoria mi assiste solo per dirvi che la Storia di Asti è un'epopea
repubblicana, che questo libro recatoci dal collega Quintino Sella contiene
la storia di una delle più caratteristiche città dell'Alta
Italia... e nella sua originalità vince ogni altra che non sia di
primo ordine, come Genova, Milano, Venezia ... ". La citazione è
riportata dall'introduzione alla tesi di laurea che Lodovico Vergano discusse
con il prof. Giorgio Falco all'Università di Torino nel 1935 sul
tema: "Il potere civile dei vescovi in Asti nel periodo comunale (1095-1314)".
Per il giovane laureando quella fu una scelta destinata a protrarsi nel
tempo ed a caratterizzare la ricerca in tutto l'arco della vita.
La storia di Asti era soprattutto la storia dei Comune di Asti, come il
Ferrari ricordava. La storiografia laica ottocentesca esaltava il Comune
come istituzione nata dal conflitto tra Città e Vescovo-conte, con
il fine esplicito di sottrarre progressivamente a quest'ultimo poteri civili
e politici sulla Città. Vergano ripercorse le vicende della comunità
astigiana fin dall'epoca dei grandi vescovi dei secolo X, Eilulfo, Audace,
Bruningo, Rozone, costretti a difendersi dalle scorrerie saracene, contro
la persecutionem paghanorum, a waitare et difendere. Erano
scomparsi anche i conti laici e la comunità ebbe come unico interlocutore
con la corte imperiale, il vescovo. Benefici, diritti di mercatura, di zecca
vennero concessi dall'imperatore ai cives astenses per intercessione del
vescovo. Gli urti per le competenze verranno più tardi, con il vescovo
Nazario, con l'episodio della Garsia di Quarto.
E' una posizione anche confermata dalla storiografia posteriore al Vergano.
Dopo i vari "compendi", "le notizie storico-profane", i "ricordi storici",
la Storia di Asti del Vergano segnò un salto di qualità, quello
che la storiografia astigiana attendeva. Anche per Vergano la storia di
Asti fu essenzialmente la storia del Comune di Asti e su di questa è
incentrata tutta la parte fondamentale del testo.
Con il trionfo del comune Asti divenne una delle capitali "minori" dell'Alta
Italia.
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INDICE
GENERALE
Prefazione
di Giorgio Galvagno
Presentazione
di Luigi Florio
Introduzione
di Giuseppe Crosa
Parte prima:
Dalle origini all'organizzazione del Comune
Parte seconda:
Il trionfo del Comune
Parte terza:
Dalla fine della libertà comunale alla Rivoluzione Francese
Traduzione delle note latine
Indice
bibliografico
Indice
dei nomi di persona
Indice
dei nomi di luogo
n.
8 illustrazioni fuori testo non numerate tra pagina 40/41 parte II del
testo
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Ludovico Vergano
STORIA DI ASTI
editore GRIBAUDO
edizione 1990
pagine 540
formato 17x24
copertina telata con sovracoperta colori
tempo medio evasione ordine 2 giorni
45.00 €
45.00 €
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